Nicola Savino, i bene informati lo sapranno, è un onnivoro musicale, curioso e appassionato. Ma anche, come ama dire lui stesso, «uno ormai autorevole: vendo tonnellate di musica ascoltata alle spalle, posso dire di aver acquisito l'autorevolezza necessaria per presentare un programma dedicato alle performance live.». L'evento in questione è il TIMmusic Onstage Awards, che andrà in onda il 18 marzo su Rai 2 e premierà, in 16 categorie diverse, gli artisti italiani e internazionali che meglio hanno fatto dal vivo. A votarli il pubblico stesso, che dal 25 gennaio sta dando le proprie preferenze sul sito https://www.timmusiconstageawards.com/

Savino, che trasmissione sarà TIMmusic Onstage?

Molto bella da vedere perché davvero ricca di esibizioni di alto livello. 

Com'è messa secondo lei la musica live?

Dal punto di vista del business sta meglio oggi che in passato, basti pensare che negli anni 70 tutti pagavano per comprare i dischi ma pochi andavano ai concerti mentre oggi accade il contrario: i dischi non li compra più nessuno, ma tutti vogliono andare a vedere i loro beniamini dal vivo. Dal punto di vista della qualità sento e vedo cose interessanti. Io, poi, non sono uno che dice mai che era meglio prima: anche se ho ben presente la mia adolescenza musicale e la guardo con struggente nostalgia riesco comunque a farmi piacere le cose attuali. Per esempio, e giuro che non è per mia figlia (Matilda di 9 anni ndr) ho apprezzato l'ultimo album di Justin Bieber: anche se Linus mi guarda storto io, che non ho paura dei miei gusti, ribadisco che è un ottimo prodotto pop. 

Difficile, per uno così diretto, rimanere super partes in una competizione?

Sì, lo è, e infatti temo si veda chi mi piace e chi no. Mi sa che dovrò imparare a mettere su la poker face. Poi quello che mi frega è anche questo istinto paterno che mi scatta verso, per esempio, la Fancesca Michielin, che è così giovane, carina, simpatica: mi sa che lei la tratto un po' meglio di altri. 

Oltre a Michielin chi le piace tra i giovani emergenti italiani?

Beh Francesca è molto forte e attuale, poi un altro valido è Giovanni Caccamo, tra i rapper dico Salmo e per quanto riguarda la scena più indie amo I Cani, Le luci della centrale elettrica e Calcutta.

Come sarà Malika Ayane, co conduttrice insieme a lei e debuttante assoluta in questa veste?

Malika ha una grande voglia di divertirci e di stupire. Io che so quanto può essere spassosa so che ci riuscirà alla grande.