Valeria Bilello davanti a un calice di vino, con un sorriso complice, svela il segreto custodito per un anno: l'attrice, ex vj e modella, sarà dal 5 maggio 2017 l'unica italiana nel cast della seconda stagione della serie Netflix più gender fluid della tv:Sense8, storia di una fratellanza telepatica tra otto persone che vivono ai quattro angoli del pianeta, i sensate appunto, dotati di poteri straordinari che consentono loro di farsi visita a distanza e darsi sostegno reciproco nelle situazioni difficili. La serie, girata in parte a Berlino, dove abbiamo incontrato Valeria, e ideata dalle sorelle transgender Lana e Lilly Wachowski (erano ancora i fratelli Wachowski ai tempi in cui esordirono con Matrix), tra cacce all'uomo e sensualità sfrenata, è un ispirato inno all'amore universale. «Era la prima volta in 34 anni in cui avevo a che fare con scene di nudo: è finita che le pagine più fitte della serie le ho girate in déshabillé».

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Valeria Bilello nella seconda stagione di Sense8.

Come l'hanno reclutata tra i sensate?

Si era sparsa la notizia che cercassero un'italiana per la seconda stagione e tramite il mio agente londinese mi sono preparata un video da inviare. Dopo un po' ho saputo che Lana Wachowski, la regista, voleva incontrarmi.

La mitica Lana Wachowski...

Ero curiosa e intimorita, ha un modo particolare di mettere alla prova le persone per ottenere ciò che le serve, che non è mai del tutto chiaro. Cominciò col parlarmi dei libri di Elena Ferrante, riferimento che poi è diventato fondamentale per aiutarmi a costruire il mio personaggio: Lana era molto colpita dalla figura di Lila, una delle due protagoniste della saga, ha voluto che la leggessi e mi appropriassi di quella cifra di astuzia meridionale, di sensualità, intelligenza e velocità, che nella mia Lila sono declinate in modo diverso.

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Andrea Gandini
Giacca in cady di cotone con cut-out, tutto Louis Vuitton.

Cosa ha visto la Wachowski in lei?

Non gliel'ho mai chiesto, solo quando ho visto la serie montata ho capito cosa cercasse: ero apparentemente molto lontana da quell'idea di seduzione così spregiudicata, dal piglio da killer spietata; eppure Lana deve averne intravisto un minuscolo germe in me, le interessava intercettare la mia tensione, l'energia e la sorpresa che ci mettevo nello scoprirlo, nel contattare quella me stessa così diversa e così insospettabile.

Com'è la Valeria acquattata sul fondo?

Una bambina capricciosa, evidentemente con un istinto da killer.

E molto, molto sexy.

È stato piuttosto interessante provare a essere Lila, mi sono fatta il giro nel corpo di un'altra, che aveva una terza di seno, un gran bel sedere e labbra ammiccanti: tutte cose di cui io ho sempre cercato, se possibile, di fare a meno, di non far notare, quanto meno di non mostrarle tutte e tre assieme.

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Andrea Gandini
Top in pizzo di velluto, leggings coordinati, borsa City Steamer di pelle.

Una poderosa macchina da guerra; come ne è scesa alla fine?

Senza fiato. E malinconica, si vive meglio così ben equipaggiate. Ma anche con sollievo: costa fatica portarsi in giro quel tipo di attrezzatura, è una bella responsabilità, alla fine ne devi rispondere.

In fondo, tutti i personaggi della serie affrontano un percorso di liberazione, si emancipano da tabù, fantasmi, pregiudizi.

Anche la mia Lila, donna del Sud in una città come Berlino, vuole emanciparsi da una posizione subalterna a un uomo. Vedendolo, scoprirete chi.

Quando i sensate si incontrano, si lasciano spesso andare a effusioni e scene di nudo corali. Nessun disagio?

No, su quel set nudità e sessualità sono vissute in maniera così innocente che riesce difficile definire orge quei trionfi di corpi liberi, di amore e di fratellanza.

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Andrea Gandini
Longdress in jersey di seta, Louis Vuitton.

A proposito di fratellanza, anche nella vita è così telepatica?

In un certo senso sì, con le persone che amo e che ho amato profondamente, un contatto che spesso fallisce o non è, come in Sense8, così immediato e funzionale da permetterti di essere lì con loro nei momenti difficili e proteggerli. Poi c'è la solita interferenza della parte analitica e razionale, sarebbe bello riuscire a concentarci sulle onde che ci portano a connetterci con i bisogni degli altri, e prima di tutto con noi stessi.

E a mostrarsi solidali come i sensate.

Se hai delle qualità forti a che servono se non le metti al servizio degli altri? C'è un'amica cara che sta attraversando un periodo difficile, ecco io e lei siamo molto sensate in questo senso.

Quali sono le sue "qualità forti"?

Pur essendo disorganizzata, posso essere risolutiva e veloce nel pensare. Efficace. Dopo tutto l'allenamento a cui mi sono sottoposta, tra Sense8 e Squadra mobile (a breve la seconda stagione su Canale 5, ndr) sono anche pronta al combattimento. Ora che ho scoperto Lila in me, poi, ho qualche atout in più.

Si sente più bella?

Mi sento più bella quando sono felice, mi cambia proprio la faccia quando mi sveglio e magari c'è anche il mio fidanzato accanto. Divento irresistibile se poi è estate e il sole mi riempie di lentiggini.

Ora è felice?

Non si vede?