Il personaggio di Giorgio Marchesi, new entry della serie di Rai Uno Braccialetti Rossi, non poteva certo passare inosservato. Nel cast rinnovato della terza stagione l'attore interpreta infatti il sexy chirurgo Piero Baratti: burbero, talentuoso, specializzato in chirurgia ma incline a spezzare i cuori delle fanciulle. Spettatrici comprese.

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Giorgio Marchesi e Nicolò Bertonelli in una scena di Braccialetti rossi, in onda ogni domenica sera su Rai Uno.

In una battuta, come definirebbe il suo personaggio?

Sfuggente. Piero è un uomo freddo, di poche parole, dalla vita sentimentale instabile. È consapevole del proprio talento e all'inizio avrà più di un attrito con i colleghi: si aspettava di essere accolto come un luminare nel nuovo ospedale, invece non è stato così.

Ultimamente la fiction italiana abbonda di protagonisti maschili belli e dannati, come Piero: penso a Non ditelo al mio capo o a L'allieva. Il mito del principe azzurro va ufficialmente archiviato?

Credo che la tendenza sia quella di andare verso figure più tridimensionali, con difetti anche conclamati. Il modello di riferimento è la serialità americana. Io stesso mi sono ispirato al Dr. House per preparare il personaggio.

Come spiega il largo successo riscosso dalla serie Braccialetti rossi?

Questa fiction racconta eroi fuori dall'ordinario, che vivono in ospedale, magari senza una gamba o in attesa di un'operazione. Ricordo che all'inizio, quando la serie  era ancora solo sulla carta, il progetto aveva destato delle preoccupazioni: si pensava che il pubblico italiano non fosse pronto per un storia così forte. Invece non solo ha funzionato molto bene, ma piace soprattutto ai ragazzi. Questo perché, prima ancora della malattia, qui si parla di amicizia e di rinascita. Inoltre il regista Giacomo Campiotti è sempre molto attento nel proporre messaggi positivi, senza scadere nel didascalico o nel ridondante. La storia ha una chiara dimensione di speranza.

Lei ha anche appena finito di girare il film sul bullismo Un bacio, di Ivan Cotroneo: un altro progetto rivolto a un pubblico di ragazzi. Che idea si è fatto delle nuove generazioni?

Oggi il vero spartiacque tra gli adulti e i giovani sono i mezzi di comunicazione: è un mondo in cui loro nascono e ci navigano dentro, ma che a noi suona ancora lontano. Sull'argomento ho iniziato anche a leggere alcuni libri che affrontano la differente percezione del sé sviluppata dai social…

…Mi scusi se la interrompo ma sbaglio o ha iniziato a nutrire un po' di ansia su come rapportarsi ai propri figli, una volta che diventeranno grandi?

Un po', anche se in generale non sono un papà ansioso. In passato però ho commesso qualche errore: ho tirato su il mio primo figlio come se vivesse negli anni 70 salvo poi capire di aver sbagliato. Il nostro compito dovrebbe infatti essere quella di far conoscere ai ragazzi il mondo tecnologico, esplorandolo insieme. A tale proposito ho letto un libro molto bello che spiegava come, una volta, i genitori ti accompagnavano a scuola il primo giorno e, giunti al semaforo, ti dicevano: «Quando è rosso stai fermo, quando è verde attraversa la strada». In questo modo si passava una conoscenza al proprio figlio dandogli anche una responsabilità. Purtroppo oggi questo è meno frequente perché noi genitori non conosciamo il mondo della tecnologia o i social network, quindi non possiamo né mostrarlo ai figli né sentirci sicuri di dare loro una responsabilità. Prendiamo anche il caso del bullismo: è sempre esistito, solo che una volta, per superarlo, bastava cambiare gruppo di amici. Adesso invece tutto viene pubblicato online e un commento stupido rimane per sempre visibile. Il modo di relazionarsi sta cambiando profondamente.

Giorgio Marchesi nella fiction Braccialetti rossipinterest
Giorgio Marchesi nella fiction Braccialetti rossi.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Ho finito di girare la fiction Rai Sorelle dove interpreto l'ex marito di una delle due protagoniste. A dicembre 2016 debutto invece a teatro, a Lucca. In cantiere ho anche un film straniero in lingua inglese, ma è ancora top secret.