Michel Mudimbi è un figo. E una certezza del genere non è cosa da poco, intorno a un Sanremo 2018 che, anche dopo la conferenza ego-maniaca di presentazione di Claudio Baglioni, gioca a carte parecchio coperte. Poche certezze, dicevamo: e se una è che il direttore artistico della 68esima edizione del Festival della canzone italiana non ha rapporto alcuno con la parola "sintesi", un'altra è che, da quel ibrido tra talent show e Che fuori che tempo che fa (per la presenza di Ambra, of course) che è Sarà Sanremo è venuta fuori una nuova stella del rap italiano, ovvero Mudimbi. E se lo scorso anno il rap non era stato esattamente protagonista delle vicende dell'Ariston, quest'anno, grazie a questo ragazzo di origini italo-congolesi ma cresciuto a San Bendetto del Tronto, la quota "rime intelligentissime" è ampiamente coperta. Basta ascoltare (qui) la sua Il Mago per annusare il talento, lo studio, il non accontentarsi che stanno dietro a, oltretutto, una faccia e un fisico di tutto rispetto (e non siamo le uniche a pensarlo).

Ma qual è la storia, quali sono le cose che ancora non sapete/sappiamo su Michel? Ebbene, una ve la regaliamo in omaggio: sappiate, infatti, care lettrici, che dal vivo (cosa che è emersa con lampante distanza rispetto agli altri concorrenti di Sarà Sanremo) il ragazzo è una bomba, ed avendolo visto in prima fila a più live ve lo possiamo garantire a livello de "soddisfatti o rimborsati". Poi:

  • Le provocazioni. La sua prima canzone messa in rete e poi distribuita a suo dire a sua insaputa è Supercalifrigida, un pezzo che parla di fellatio ma, come spiega lui stesso "in modo fortemente ironico e a mio avviso divertente. Mi pongo in modo naturale, sincero, e quelle nelle canzoni sono le classiche battute che ho sempre fatto con gli amici o coi colleghi di lavoro, perché non c'è una linea di confine tra Michel e Mudimbi".
  • La trasparenza. La sua vera forza, dice ancora, "è l'onestà. Dopo anni di tentativi in cui scrivevo solamente schifezze, un giorno sono riuscito a scrivere una canzone che mi è sembrata abbastanza decente: da lì è iniziato un percorso che mi ha portato a vivere diverse situazioni e che è culminato con Sanremo Giovani".
  • Le milf. "Ho una grossa fan base di mamme e di milf. Nei concerti ho visto anche i padri e le madri dei ragazzini che si divertivano. Il linguaggio è scurrile, ma è il linguaggio che parliamo tutti e io ci tengo a essere colloquiale, accessibile, se usassi un linguaggio ripulito, certe cose non avrebbero la stessa forza e non arriverebbero allo stesso modo alle persone".
  • Il disco. Ad aprile è uscito il suo disco d'esordio, autoprodotto, intitolato Mudimbi: "Un disco - spiega - a misura di bambino, ma per adulti, pensato in modo da farli divertire come se fossero dei bambini. All'interno del booklet ci sono disegni da colorare e ritagliare, tutti collegati in qualche modo alle canzoni dell'album. Una volta completati i disegni, inviandomi le foto degli stessi, i più bravi vinceranno dei premi, come succedeva all'asilo da bambini".