Il bello di viaggiare è incontrare e conoscere tante persone diverse da te, a ogni ora del giorno e della notte. E se rimani seduta per un po' di tempo in una rosticceria indiana, uno di quei posti che puoi trovare sempre aperti, stai sicura che davanti ai tuoi occhi sfilerà il mondo intero con tutta la sua ricchezza. Ecco perché Francesca Michielin ci ha portati proprio qui, in un take away di cibo indiano vicinissimo al centro di Milano, per raccontarci il suo nuovo singolo, Vulcano (in uscita venerdì 21 luglio 2017), che racchiude in sé anche una sorta di gioco legato alla lettera V. V come volontà, vanità, volume, vertigine, vagare, vuoto, e viaggiare (appunto), parole che, a ben vedere, ricorrono anche nella nostra chiacchierata.

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Con Vulcano, il singolo che anticipa l'uscita del tuo nuovo disco, prometti di svelare una tua versione inedita, in che senso? Cosa è cambiato in questi anni?

Sono cambiate tantissime cose: io credo che più che di cambiamento si dovrebbe parlare di crescita, di naturale evoluzione. Perché quando ho iniziato a fare questo lavoro avevo solo 16 anni, e tutte le cose che avevo dentro (appunto, questo ribollire vulcanico interno) nel corso degli anni,perché nel frattempo sono passati 6 anni, le ho trasformate, le ho rese più mature. Sono diventata anche io più consapevole nel gestire tutta questa energia. Musicalmente ho fatto un percorso in cui mi sono sempre sentita rappresentata, ma mai come questa volta. Mi sento rappresentata dal mio progetto perché l'ho scritto io: Vulcano nello specifico è una canzone autobiografica ed è una canzone che vuole emanare molta energia perché è la stessa energia che avevo dentro, e che volevo tirare fuori.

Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa diresti alla Francesca che si è affacciata per la prima volta (timidamente) al mondo della musica?

È difficile dirlo perché le cose si imparano facendo e soprattutto sbagliando. Quindi non ho niente da rimproverarmi, ma quello che cerco di dirmi sempre (e di dire sempre alla Francesca che ha 22 anni) è di tenere sempre dentro la Francesca che ne aveva 16, ma di affrontare la vita con più grinta e con più coraggio. Questo non vuol dire avere meno dolcezza, vuol dire usare la propria sensibilità e trasformarla in qualcosa che sia bello.

Parlando della tua vita quotidiana, cosa fai quando non sei impegnata nel tuo lavoro?

Io studio composizione al Conservatorio, per cui quando non lavoro studio, e anche mentre lavoro studio. Di sicuro la musica rimane la mia più grande passione, e in particolare la musica legata al cinema. È qualcosa che mi affascina tanto, e nel mio tempo libero continuo le mie composizioni. Cerco di studiare per quello. Poi mi piace tanto viaggiare, in qualsiasi posto: puoi incontrare persone nuove, diverse da te. Recentemente sono stata a Barcellona, a vedere il Primavera Sound (un festival musicale, ndr). Anche semplicemente passeggiare, chiacchierare con le persone, è qualcosa che mi piace tantissimo.

A proposito di Primavera Sound, c'è qualche artista in particolare che volevi ascoltare in concerto, o che ti piace in questo momento?

Io ero andata principalmente per Solange (Solange Knowles, sorella di Beyoncé, ndr) e Bon Iver, ma mi hanno colpito anche i The XX, che io ho sempre seguito ma non in maniera così emotiva. Dal vivo mi sono piaciuti tantissimo ed è stato un po' come andare a scuola. Mi è piaciuto talmente tanto come hanno proposto il loro live che penso che mi ispirerò a loro per alcune cose. Mi sono piaciuti anche per come si sono posti con il pubblico, è stato veramente bellissimo, hanno un'attitudine molto semplice e molto diretta.

Qualche settimana fa sei stata anche al Gp di Formula 1 in Austria, da dove arriva questa tua passione?

La Formula 1 è il mio sport preferito, mi diverte tanto: è una passione che mi ha trasmesso mio padre e anche mio fratello. Sono stata in Austria, è stato bellissimo, ho anche conosciuto Fernando Alonso che è il mio grande mito. È stato veramente divertente, un weekend molto bello.

Ho visto infatti che hai dedicato spazio a questa tua esperienza sui tuoi canali. Qual è in generale il tuo rapporto con i social network, anche con la tua popolarità che cresce sempre di più?

I social li trovo uno strumento divertente, creativo e adesso ho anche ampliato la mia piattaforma social. Ho creato un profilo Tumblr, in cui mi diverto tantissimo a fare dei richiami con le V, che vedo in giro per strada. È bello, è divertente: a me piace avere un rapporto con i miei fan molto diretto, molto stretto, e i social aiutano molto in questo.

Tra le V legate a Vulcano c'è anche la verità: quanto è importante per te?

È molto importante, soprattutto di questi tempi in cui di vero non c'è praticamente nulla. Mi rendo conto sempre di più di come le relazioni con gli altri siano spesso molto effimere, molto fittizie, e di quanto ci sia invece bisogno di relazioni vere, sincere e autentiche. E anche ruspanti in un certo senso.

Nonostante gli impegni riesci comunque a mantenere i contatti con i tuoi amici?

Di sicuro il tempo e il luogo sono diversi da prima, ma io senza i miei amici non riuscirei a vivere. Ho pochi amici veri e sinceri, che ho da sempre, da prima che iniziassi a fare questo lavoro. Io senza di loro non riuscirei ad andare avanti, per me coltivare il rapporto con qualcuno è importantissimo.