Perché Taylor Swift è antipatica a tutti?
La reginetta dei social e del country-pop compie 27 anni il 13 dicembre 2016 e, nonostante il successo interplanetario e i milioni di follower, rimane indigesta ancora a tantissimi: scopriamo perché
A Taylor Swift, c'è da scommetterci, piacerebbe davvero tanto piacere a tutti. Lo si percepisce di continuo, in quel suo mostrarsi sbaciucchiante, affettuosa, generosa, solidale e più che perfetta amica di tutte. Peccato, però, che la selva, anzi la squad delle sue amiche del cuore sia uno schiaffo in faccia a bruttezza e povertà: sì, perché tutti nel regno di Taylor se non sono semi divinità, vedi alla voce Gigi Hadid, sono quantomeno mezzi geni, vedi alla voce Lena Dunham. Così, per quell'eccesso di perfezione che la contraddistingue (lei che a quel grado di bionditudine non ha mai accompagnato gli eccessi di certe Lindsay o Britney) si fatica, inutile negarlo, a provare per Taylor una certa empatia/simpatia. Certo, anche lo j'accuse tutto livore della femminista Camille Paglia, che nel 2015 sull'Hollywood reporter la definì «un'odiosa Nazi-Barbie che usa le sue amiche famose come materiale scenico» suona eccessivo, ma vero è che la cantante appena eletta da Forbes come pop star che guadagna di più al mondo (con 170 milioni di dollaroni all'anno) raccoglie intorno a sé tanti nugoli di detrattori quanto cumuli di vestiti. Ma per capire a fondo il perché di questa atavica antipatia verso la vincitrice di qualcosa come 10 grammy awards e 19 American music awards, che il 13 dicembre compie i suoi primi 27 anni, ripercorriamo 4 tappe salienti della sua vita sotto i riflettori.
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