Donne scrittrici, che passione. Le donne scrivono, nelle uscite delle case editrici, almeno il 50 per cento dei titoli in lancio hanno un autore femminile. E un terzo di questi sono scritti da esordienti, magari non al primo libro, ma al primo romanzo. O che hanno fatto per anni un altro mestiere, psicologhe, giornaliste, volti della tv, avvocate e professioniste e finalmente hanno tirato fuori dal cassetto quel libro che non hanno mai pubblicato. E non ci raccontano solo di sole, sesso e amore. Sanno essere dure, sanno essere scure, anche spietate e la loro scrittura chirurgica lascia il segno.

Le donne hanno il coraggio di sperimentare, anche di unirsi e sostenersi a vicenda come ha fatto negli Usa la Women's fiction writers association. Su questo modello, nel 2013 è nata Ewwa, (European writing women association, c'è anche in Italia), associazione di autrici, giornaliste e di chi lavora nel mondo della comunicazione che promuove la crescita professionale e creativa delle socie attraverso la condivisione di progetti, idee, esperienze. L'associazione organizza workshop, laboratori di scrittura creativa, corsi di aggiornamento e di formazione. E dall'aprile 2017 ha anche un premio letterario. Chi ha manoscritti da inviare vada sul sito per vedere il bando. Dimenticavo: il concorso è aperto anche agli uomini.

Ecco gli 8 migliori libri di scrittrici rivelazione che ti consigliamo di leggere perché sono diventati i bestseller del momento (vuoi altri libri scritti da donne? Qui te ne consigliamo altri 10).

Un piccolo favore

Darcey Bell, al suo primo romanzo, sceglie la strada del thriller psicologico, suscitando subito inquietudine nel lettore con un espediente da film: la scomparsa dalla scena di una protagonista.

Ecco la trama, ridotta all'essenziale per non spoilerare: due amiche, Emily e Stephanie, due figli amici, Nicky e Miles. Tutto inizia con un favore che Emily chiede a Stephanie: dovrebbe passare a prendere Nicky e tenerlo nel pomeriggio, farà tardi al lavoro… Ma Emily non passerà a prendere Nicky.

Potrebbe essere una delle tante storie di tradimenti e segreti nascosti, di amicizie fidate che alla fine non sono quello che sembrano. Ma non è così. Un giallo soft ideale per chi è digiuno del genere o non vuole impegnarsi più di tanto nel risolvere il mistero, e quindi dà più peso alla scrittura e al profilo dei personaggi. Il che giustifica perché due su tre ci sembrano volutamente così odiosi. Il libro è ben scritto e scorre, caratteristica felice che si ritrova in molte esordienti, che vengono da famose scuole di scrittura. Attenzione i misteri sono svelati a metà del libro, qualche lettore professionista può alzare un sopracciglio, mentre chi ha fretta va avanti a godersi la vendetta finale, che è d'obbligo. Anche se le pagine per vederla realizzata sono un po' troppe. F.B.

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Un piccolo favore, di Darcey Bell, Rizzoli, pp. 350, € 19,50.

Una perfetta sconosciuta

Alafair Burke è un'avvocata penalista che scrive da tempo racconti di vario genere per il New York Times molto apprezzati da critica e pubblico. Anche questo è un thriller leggero, salvo il fatto che la ricostruzione degli ambienti, delle indagini, degli interrogatori, insomma di tutto quello che si svolge prima, dopo e durante l'arrivo in tribunale, è impeccabile. Si capisce che l'autrice maneggia bene la materia.

Ecco la trama, sempre al netto dei colpi di scena: la polizia mostra una foto ad Alice, dove lei bacia un uomo che è stato trovato assassinato. Giorni prima, quell'uomo le aveva offerto un impiego come curatrice di una mostra fotografica, alquanto discutibile, di un nuovo giovane emergente. Se a metà lettura avete un'idea di chi non la conta giusta nella storia, probabilmente ci avete azzeccato. Ma questo nulla toglie al plot e al racconto ben scritto che scorre piacevolmente. F.B.

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Una perfetta sconosciuta, di Alafair Burke, Piemme, pp. 384, € 18,50.

L'universo nei tuoi occhi

Jennifer Niven è una regista di Los Angeles, ha vinto un Emmy con il film Velva Jeans learns to drive, ma ha scoperto che ama scrivere. Ed è anche prolifica, l'anno scorso è arrivato in Italia Raccontami di un giorno perfetto (DeA). I suoi temi preferiti sono gli adolescenti e il loro mondo, gli amori, le angosce e le relazioni con i coetanei e con gli adulti. In questo libro racconta la storia di due ragazzi Jack e Libby, il primo affetto da prosopagnosia, una rara malattia che non gli consente di riconoscere il volto delle persone, neanche dei suoi familiari. Libby invece è conosciuta come la ragazza più grassa d'America, estratta dai pompieri da casa, perché non riusciva più a muoversi dal suo letto (Vi ricorda un pochino la serie tv This is us? ). I ragazzi si incontrano per via di un brutto scherzo che Jack fa a Libby, per far ridere i compagni e prendersi gioco di lei.

Un libro che insegna cosa significa accettarsi ed essere accettati, amare senza condizioni, nonostante le apparenze. E che l'amicizia, quella vera, supera ogni difficoltà e ogni barriera. Una storia che parla di bullismo ma anche di come uscirne con la determinazione e il coraggio. F.B.

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L\'universo nei tuoi occhi, di Jennifer Niven, DeA, pp.416, € 14,90.

Il solo modo per coprirsi di foglie

Laura Leoni è una psicologa romana. E a Roma ha ambientato questa storia a tre voci e tre percorsi: Daniel, uno studente inglese che arriva in Italia per l'Erasmus, Anita una studentessa di medicina, più interessata al canto che all'università e con un segreto che potrebbe distruggere la sua famiglia, Claudia, l'insegnate di storia dell'arte di Daniel che vive un matrimonio ormai di facciata. Le strade di questi tre protagonisti si incroceranno per condividere segreti, passioni, rabbia.

L'autrice, da buona psicologa, scava nei pensieri, nelle azioni, negli umori e nei traumi nascosti dei personaggi, dando voce alla loro voglia di combattere, di non arrendersi, di essere semplicemente se stessi. Il titolo è tratto da una poesia di Wislawa Szymborska (La gioia di scrivere. tutte le poesie - Adelphi). Perché, come dice la poetessa polacca: «La vita - è il solo modo per corpirsi di foglie». F.B.

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Il solo modo per coprirsi di foglie, di Laura M. Leoni, Bookme, pp. 415, € 14,90.

Una ragazza bugiarda

Ali Land dopo una laurea in Psicologia ha lavorato per 10 anni nei reparti di psichiatria infantile degli ospedali del Regno Unito e in Australia e poi nelle scuole come sostegno di bambini con problemi. Nel suo romanzo d'esordio ha voluto riversare tutta l'esperienza maturata tra bambini e adolescenti, famiglie disfunzionali, disadattamento sociale, bullismo. Che abbia scelto il thriller psicologico come genere è secondario. I casi che ha seguito hanno sempre avuto dei risvolti oscuri o angoscianti. E dei segreti. Ecco la trama: Annie, a soli 15 anni, denuncia la madre per abusi nei suoi confronti, e per l'omicidio di 9 bambini. Dopo la denuncia la vita di Annie cambia completamente. Ha un nuovo nome, Milly, e una nuova famiglia: Mike, lo psicologo che la prepara ad affrontare il processo, la moglie Saskia e la figlia Phoebe. Phoebe rende la vita impossibile a Milly, considerandola colpevole di ricevere lei tutte le attenzioni paterne. Ci sono segreti e bugie, e la verità non è mai dalla parte in cui la cercate.

Un thriller coinvolgente, misterioso, apparentemente semplice e con una protagonista da brivido, indecifrabile che dal primo momento. Chiari sono i riferimenti a violenza, bullismo e depressione. Si sta con il fiato sospeso fino alla fine. F.B.

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Una ragazza bugiarda, di Ali Land, Newton Compton editori, pp. 352, € 9,99.

Non voglio ammettere che ti amo

Barbara Perucca, nata a Firenze e "fiorentina dal cuore viola" come dichiara sulla copertina del suo romanzo d'esordio, con la sua terra ha un rapporto di grande amore. Si è portata in giro il suo libro per tutta la Toscana. E, appena uscito, ha vinto anche un premio letterario, lo Special Best Montefiore. C'è tutto l'entusiasmo di una giovane che ha sempre sognato fin da bambina di scrivere libri, ha cominciato con piccole storie, le poesie ed ecco il romanzo d'esordio.

Se ripetete mentalmente il titolo Non voglio ammettere che ti amo, capite il nocciolo della storia: quanta paura si ha davanti all'amore, quante scelte sbagliate si fanno in una relazione, quante strade sbagliate si prendono e poi arriva il destino a sistemare le cose, ma non sempre si può contare su questo, bisogna mettersi in gioco. Ed è quello che Elena, la protagonista fa a costo di perderci. Ma anche se è un romanzo d'amore ha una fine che non va rivelata, tanto quanto un thriller.

E godetevela questa fine. Ogni tanto leggere un bel finale, semplice, semplice, molto verosimile, fa bene. E non dite per favore che è banale. Altrimenti non sapete nulla dell'amore, quello quotidiano che noi tutti conosciamo. Non quello patinato. O.F.

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Non voglio ammettere che ti amo, di Barbara Perucca, Edizioni Helicon, pp. 229, € 15.

Un imprevisto chiamato amore

Anna Premoli è stata una rivelazione del self publishing quando nel 2013 pubblicò online il libro fenomeno Ti prego lasciati odiare, per rilassarsi durante la gravidanza, e vinse il Bancarella. Poi sono seguiti altri 8 titoli, ma la rivelazione continua nella freschezza che sa mantenere nelle sue storie, rigorosamente "rosa-newyorkino" , con una trama complicata quanto basta per tenerci attaccati alla sedia fino alla fine e personaggi costruiti con molta autoironia per farci sorridere.

Ecco la trama: Jordan è bellissima e crede sia la sua virtù principale. Con gli uomini non ha fortuna e si è trasferita a New York con il proposito di sposare un medico ricco e divorziato per poter pagare le costose cure alla mamma malata di Alzheimer. Ma l'imprevisto è dietro l'angolo e... il medico che trova non è esattamente quello che aveva in mente. Ma all'amore non si comanda.

Un libro che tra una battuta e l'altre, tra un tacco dodici e un rossetto parla della Sanità americana, dove se non sei benestante le cure mediche ti costringono a spese esorbitanti. Jordan si crede stupida, eppure è una ragazza intelligente e umile, ma non ha mai avuto la possibilità di coltivare e sfruttare le sue capacità. Non poteva mancare qualche citazione a Colazione da Tiffany, gira e rigira la New York che amiamo è sempre quella che parte dalla Quinta strada. F.B.

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Un imprevisto chiamato amore, di Anna Premoli, Newton Compton editori, pp. 281, € 9,90.

Dannate ragazze

Robin Wassermann è laureata ad Harvard e insegna scrittura creativa alla Southern New Hampshire university, una scrittrice con pedigree che fino a ora il pubblico americano ha conosciuto e apprezzato per i suoi libri per ragazzi, questo è il suo primo romanzo per adulti. Alla sua uscita, a New York, molti si sono chiesti come abbia escogitato una storia tanto raccapricciante. I protagonisti sono tutti adolescenti, e lei quel mondo lo conosce assai bene.

La trama per il momento si ferma ai punti interrogativi che qui mettiamo, niente di più va detto: nel bosco si trova il corpo di un ragazzo con un pallottola in testa e una pistola in mano. Perché si è suicidato? Farà parte di una setta satanica, come si dice in città? Sulla scena compaiono due amiche completamente diverse: Lacey, una dark con la passione di Kurt Cobain e Hanna, timida e remissiva. Chi avrà la meglio?

Una sconvolgente storia sul male che può fare un'amicizia quando diventa ossessiva, e scivola nella violenza. Un libro crudo. Anche il sesso è descritto nei particolari. Il finale, inutile dirlo, è choc. F.B.

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Dannate ragazze, di Robin Wasserman, HarperCollins Italia, pp. 352, € 16.