Quante ce ne ha lasciate Charles Bukowski? Frasi praticamente su tutto, su ogni categoria umana, su ogni aspetto della nostra esistenza. Memorabili le sue frasi ironiche sulle donne, i suoi aforismi sulla morte, la notte, la follia. Di frasi fighe e degne di nota sono pieni zeppi i romanzi e le poesie di questo scrittore maledetto di origini tedesche e polacche, cresciuto nell'America del XX secolo. Uno scrittore dedito all'alcol, certamente anticonformista, indiscutibilmente misogino, probabilmente anche omofobo e xenofobo, amante del sesso e dei piaceri. Al di là di ogni etichetta, un genio. Della provocazione, della letteratura creativa, del genere noir e pulp che ha saputo reinventare a modo suo, influenzando un gran numero di scrittori e registi. E allora, non perderti questa selezione di Charles Bukowski: le frasi migliori del "maestro del realismo sporco" sono qui.
Alcune frasi celebri di Bukowski
La dissacrante capacità analitica di Bukowski è in questa considerazione sull'amore, provocatoria ma incontrovertibile:
Rapporto tormentato quello tra Bukowski e le donne, come emerge da una serie pressoché infinita di citazioni. Questa è forse una delle più esplicite:
In questa invece Bukowski prende in esame un'altra caratteristica, a suo dire, del genere femminile:
Non si è mai laureato Bukowski. O meglio, non ha mai preso una laurea all'università. Ma, come spiega egli stesso, la vita vera è un'altra cosa:
La notte è sempre stata il momento di maggior creatività per Bukowski, quello in cui ha partorito le sue opere più celebri. E di notte vivevano gran parte dei suoi personaggi più famosi. Ma la notte è anche altro per lo scrittore, capace di un pensiero profondissimo come questo:
In Una sorcia bianca – nella raccolta Storie di ordinaria follia – Bukowski si è soffermato sul confine labile e sottile che separa il genio dal folle:
Ha bevuto per la prima volta da adolescente, Bukowski, e praticamente non ha più spesso. Quello con l'alcol sarà forse il vero grande amore della sua vita, una passione mai rinnegata. C'è sempre un buon motivo per bere, del resto:
Le statistiche, si sa, non piacciono ai poeti. Se Trilussa una volta ha scritto che la statistica è quella scienza secondo la quale se tu resti digiuno e un'altra persona mangia due polli risulterà che avete mangiato un pollo a testa, ecco il pensiero sull'argomento di Bukowski:
Esistono i veri amici? Sì, anche per Bukowski:
Infine, chissà quante volte ha pensato alla morte, Bukowski! Soprattutto nei momenti difficili, quando tutto sembrava perso. Ecco una sua riflessione sull'argomento: