Sotto una pioggerellina battente si è chiuso il giorno cinque del Festival di Venezia 2016 ed è tempo di bilanci: sono passati gli zombie, con la prima mondiale della versione restaurata del capolavoro di George A. Romero, Zombie-European cut, nell'edizione curata da Dario Argento e presentata dal regista italiano, produttore del film, e dal collega Nicolas Winding Refn. Sono passati pure gli alieni di Arrival di Denis Villeneuve. 

Sono passate le icone nazionali e internazionali della moda, con Franca. Chaos and Creation, docu-film che Francesco Carrozzini ha dedicato alla madre, la fashion icon Franca Sozzani, e con Nocturnal animals, storia d'amore struggente che lo stilista Tom Ford ha confezionato con strepitosa cura estetica.

E fuori dalle sale, sul red carpet, è passato il meglio di Holliwood: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Ryan Gosling e un irresistibile Jude Law, a Venezia a presentare The young pope, serie tv diretta da Paolo Sorrentino, in onda su Sky Atlantic dal 21 ottobre. Sono passate le coppie del cinema celebrate dalle cronache del gossip: i divi del momento Michael Fassbender e il premio Oscar Alicia Vikander, a presentare il loro film galeotto, La luce sugli oceani e coppie più solide come Naomi Watts e Liev Schreiber, insieme in The bleeder, storia del pugile americano che ispirò anche Rocky

Invece Emma Stone, che ha aperto la 73esima Mostra del cinema con La la land non è tornata sul tappeto rosso ad accompagnare Andrew Garfield, arrivato ieri sera con Mel Gibson che l'ha diretto nel durissimo film pacifista Hacksaw Ridge, anche sa tra i due pare si possa parlare di un ritorno di fiamma.

Ecco, tutto questo (e molto altro) è passato, e ancora tuttavia, ci pare, nessun film in odore di Leone d'oro. Ma la Mostra del cinema ha ancora molto da «mostrare», aspettiamo fiduciosi…

I film visti per voi

Frantz (in concorso)

di François Ozon, con Pierre Niney, Paula Beer (nella foto d'apertura).

Storia di amicizia, amore e pacifismo all'indomani della Grande guerra, tratta da una pièce di Maurice Rostand già adattata per il cinema da Ernst Lubitsch e ambientata tra Germania e Francia ferite a morte dal conflitto: il mélo scatta quando un un misterioso giovane francese si reca in visita sulla tomba di un soldato tedesco morto sul fronte, portando calore e ricordi tra i genitori e la promessa sposa in gramaglie. Il colpo di scena è nell'aria. 

Voto: tre stelle su cinque

Brimstone (in concorso) 

di Martin Koolhoven, con Dakota Fanning, Kit Harington, Guy Pearce, Emilia Jones

L'olandese Martin Koolhven porta al cinema una storia di redenzione femminile in chiave western con un film ambizioso nelle citazioni, sadico, crudo, anzi parecchio splatter, rischiarato solo dall'interpretazione della brava Dakota Fanning e della giovanissima Emilia Jones.

Voto: due stelle su cinque