Una sveglia difficile, dopo avere ballato fino a tarda notte con Fiore, che oltre a essere un bel film ha tirato fuori dal cilindro anche una bellissima festa. Se poi ad aspettarci ci sono i fratelli Dardenne, la situazione si complica.

Ma dei fratelli belgi parleremo tra poco. Prima concentriamoci su Tatiana Maslany. Gli appassionati di serie tv (chi non lo è, d'altronde) la conoscono bene, protagonista di Orphan Black, serie canadese di fantascienza molto appassionante. A Cannes l'ha portata un bel film della Quinzaine des Realisateurs, Two lovers and a bear, dove fa coppia con Dane DeHaan. L'abbiamo incontrata e naturalmente è praticamente impossibile riuscire a non parlare della figura della donna nell'industria cinematografica, dato che è una domanda ormai standard. La risposta in questo caso non lo è stata. «Francamente credo sia arrivato il momento di smettere di parlare di registi donne, produttori donne, e in generale di un cinema al femminile. Non lo trovo giusto prima di tutto nei nostri confronti. Sarebbe bello poter dire che facciamo tutti quanto solo cinema». 31 anni, canadese, Tatiana è bella, intelligente, talentuosa e, cosa più importante, sa costruire un igloo.

A proposito di Canada, i tempi di fila per vedere l'attesissimo film dell'enfant prodige di Cannes Xavier Dolan hanno raggiunto vette apocalittiche. Vi diremo se poi è davvero la fine del mondo.

La fille inconnue

di Luc e Jean-Pierre Dardenne, con Adèle Haenel

Un giovane medico una sera sente suonare alla porta del suo ambulatorio ma non va ad aprire. Il giorno dopo scopre che la giovane ragazza immigrata, che chiedeva il suo aiuto, purtroppo è morta e non è identificabile. Il senso di colpa la porterà a scoprire chi fosse. Il cinema dei fratelli Dardenne non è mai banale, racconta storie universali con una semplicità di racconto straordinaria. Ci riescono anche in questo caso, sebbene il risultato non sia all'altezza dei loro film migliori. L'aspetto più interessante della loro recente produzione è semmai il desiderio di avere sempre un'attrice di grande nome. Dopo la meravigliosa Marion Cotillard di Due giorni, una notte, questa volta tocca ad Adèle Haenel, nuova musa del cinema francese, Cèsar a sorpresa l'anno scorso per Les combattants, con cui aveva trionfato alla Quinzaine a Cannes 2014. Adèle è ancora giovane e forse anche per questo il film è meno incisivo rispetto ad altri della loro filmografia. Ma in ogni caso, il marketing della diva di due cineasti così rigorosi è forse la nota più interessante. 

VOTO: 3 stelle e mezzo, comunque, sono meritate.

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La fille inconnue dei fratelli Dardenne

Two lovers and a bear

Di Kim Nguyen, con Dane DeHaan e Tatiana Maslany

Non fatevi ingannare dal titolo: ci sono davvero due innamorati e un orso. Due anime in pena, segnate dalla vita, si incontrano dalle parti del circolo polare artico. Partono insieme verso Sud. Hanno una meta, ma non è quella che pensano. Film strano e affascinante, che mescola thriller, amour fou, avventura, horror e dramma. Succedono molte cose, che non sveliamo, ma soprattutto è una bellissima storia d'amore interpretata con straordinario trasporto dai due bravissimi protagonisti, che hanno una chimica davvero speciale insieme. Dane DeHaan è un talento affermato ormai, la Maslany, dopo tanta televisione in Canada, è pronta al salto nel cinema che conta. Salutandola le ho detto che sarebbe perfetta per Kathryn Bigelow, sarebbe una sua eroina perfetta. Lei mi ha ringraziato, io spero di portarle fortuna. E speriamo anche che questo bel film arrivi presto anche in Italia. 

VOTO: 4 stelle. 

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Two lovers and a bear

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