Scontenta un po' tutti, prima ancora di cominciare, la 70esima edizione del Festival di Cannes, che si terrà dal 17 al 28 maggio. A partire dalla locandina che mostra la silhouette di un'incantevole e giovanissima Claudia Cardinale indebitamente snellita al Photoshop.
Di certo sappiamo per ora che la giuria del concorso ufficiale, presieduta da Pedro Almodovar, non attribuirà la Palma d'oro a titoli italiani, che latitano per il secondo anno di seguito dal concorso, da cui è stato escluso anche l'atteso primo film americano di Paolo Virzì, (vincitore dei David di Donatello con La pazza gioia) The leisure seeker, con Helen Mirren e Donald Sutherland.
Chissà che non venga ripescato tra le opere presentate nella parallela Quinzaine des réalisateurs, che saranno annunciate il prossimo 25 aprile. L'Italia è però presente nella sezione Un certain regard con due film: Fortunata, storia di riscatto di un'eroina di borgata diretta da Sergio Castellitto e sceneggiata dalla moglie Margaret Mazzantini, con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi e Alessandro Borghi, e Dopo la guerra di Annarita Zambrano, coproduzione italo-francese.
A rappresentare il nostro Paese, per quanto parigina d'adozione, c'è anche Monica Bellucci, madrina di questa edizione che, per celebrare il settantesimo compleanno, ha inaspettatamente puntato non sui soliti veterani e gallonati, bensì su una leva di registi più giovani, impegnati a sperimentare nuovi linguaggi: Fatih Akin, Yorgos Lanthimos, Sofia Coppola, Noah Baumbach, tra gli altri.
Ma la vera notizia annuciata dal presidente Thierry Fremaux è che, buon ultimo tra le manifestazioni di cinema internazionali, anche il Festival di Cannes apre alle serie tv, come proiezioni speciali all'interno del programma. E qui sì che spende grandi nomi: niente meno che David Lynch, con il sequel stra-annunciato di Twin peaks, e Jane Campion che presenterà la seconda stagione del suo Top of the lake: China girl, con un'irresistibile Nicole Kidman dalla chioma grigia.