Nessuno tocchi la giacca ricoperta di gemme e borchie indossata da Elvis Presley sul palco di Las Vegas, il tubino nero di Givenchy di Audrey Hepburn (o meglio di Holly Golightly), la giacca di pelle gialla di Freddie Mercury, il cappello da moonwalk di Michael Jackson o gli occhiali tondi di John Lennon. Cimeli che valgono una fortuna, memorabilia che puntualmente fanno venire l'acquolina in bocca a Christie's e Sotheby's e di conseguenza ai collezionisti più implacabili. Ecco perché quando 13 anni fa sono state rubate le scarpette rosse indossate da Judy Garland nel film Il Mago di Oz nel 1939, il curatore del Judy Garland Museum di Gran Rapids in Minnesota (città natale dell'indimenticabile Dorothy, ndr) ha avuto un mancamento e ha sperato fino all'ultimo che si trattasse di uno scherzo. Invece era tutto vero. Le scarpette rosse ricoperte di paillettes (di cui pare ne esistano nel mondo altri sei esemplari), di proprietà del collezionista di cimeli cinematografici Michael Shaw e prestate eccezionalmente al Museo erano sparite. Per davvero.

"The Wizard of Oz" Ruby Red Slippers Viewingpinterest
Astrid Stawiarz//Getty Images

E anche la ricompensa di 250mila dollari offerta per il loro ritrovamento a chiunque avesse fornito indicazioni utili al ritrovamento fu un buco dell'acqua. Anche quando poco tempo dopo una persona rimasta anonima alzò la posta, proponendo 1 milione di dollari in cambio del nome del ladro e del luogo in cui aveva nascosto la refurtiva, zero cosmico. Un colpo alla Ocean's 8. Fino alla svolta di questi giorni: le scarpe sono state ritrovate grazie a un’operazione sotto copertura iniziata nel 2017, quando la società che aveva assicurato le scarpe era stata contattata da un uomo che diceva di avere informazioni sul furto alla Lupin. L'FBI smaschera il tentativo di estorsione e recupera le scarpe, individua i responsabili e vissero felici e contenti, over the rainbow chiaramente.