Da Dodo, il buffo pennuto che non sapeva volare, l'uccello estinto che ha ispirato la collezione dell'ominimo brand, ai nuovi "personaggi" di Matteo Cibic: un bestiario onirico in cui la ceramica si fonde ai metalli preziosi. Due mondi a confronto, che dialogano in modo sorprendente e inatteso. È successo al Salone del mobile di Milano, e a spiegarci come sia potuto accadere è lo stesso designer, Matteo Cibic. 

In questo safari visionario, quale animale racchiude il suo mondo artistico e quale quello di Dodo? 

Il mio immaginario è da sempre popolato da architetture impossibili, abitate da esseri antropomorfi. Queste mie fantasie stilistiche negli anni si sono trasformate in famiglie di personaggi, ognuno con un suo preciso carattere. Per Dodo ho voluto esplorare e reinventare il prezioso universo creativo del brand, immaginando un safari visionario che permettesse al visitatore un viaggio fantastico nei miei sogni.

Visto che il suo progetto si chiama Il Paradiso dei sogni, qual é il suo sogno nel cassetto?

A breve, produrre scenografie teatrali interattive nelle quali ascoltare e vivere la musica classica come mai prima.

Il personaggio preferito del suo immaginario che negli anni è divenuto opera d'arte?

Domsai. E' un personaggio con le gambe in ceramica e la testa di vetro, che formula pensieri "ecologici" grazie alla presenza di una piantina al suo interno.

E quello che deve ancora essere tramutato in realtà? 

Penbo, un orso ciclopico con le zampine da talpa.

Tra i personaggi che negli anni ha creato, ce n'è uno che le assomiglia di carattere? Se sì, quale e perché?

Drugo, è di animo gentile e elegante.

E quale, invece, trasformerebbe in un gioiello da donna? Per quale donna? 

Penserei ad un gioiello che si può comporre e indossare in diversi modi. Liberamente, personalizzandolo, scomponendolo, reinterpretandolo. Potrebbe essere… Il cane con la coda da uccello, protagonista di una serie di  anelli da mettere indossare sullo  stesso dito o su diverse  dita della stessa mano. La donna a cui penso è una donna elegante e con uno spiccato senso dell'ironia.