Michelle Obama, la donna che ha rivoluzionato non solo gli Stati Uniti, ma il mondo intero, torna a far parlare di sé. O, per meglio dire, continua: perché, da quando Melania Trump ha preso il suo posto come first lady, lei non ha mai abbandonato le sue battaglie. Una su tutte, i diritti delle donne. Michelle, invitata alla conferenza per i 30 anni della Women's Foundation del Colorado, ha ricordato la sua vita alla Casa Bianca, tra momenti indimenticabili ed eventi decisamente spiacevoli. Come quando un rappresentante della West Virginia l'ha volgarmente definita scimmia sui tacchi, per poi essere prontamente (e giustamente) licenziato. Il razzismo, a detta di Michelle, era dilagante tra le mura dorate del 1600 di Pennsylvania Avenue: «Ciò che più mi fa male è sapere che, nel Paese, nonostante 8 anni di duro lavoro ci siano ancora persone incapaci di andare al di là del colore della mia pelle. Vedono solo quello e non la persona che realmente sono». Una donna che non ha mai perso la sua forza nonostante le innumerevoli difficoltà e che, più di ogni altra cosa, ha saputo mantenere al centro un approccio positivo, anche di fronte a ciò che non sarebbe andato giù proprio a nessuno.

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A riprova di ciò Michelle, per parlare alle donne della fondazione, ha scelto di indossare il colore più di moda dell'anno (e decisamente femminista): il millennial pink. Perché Michelle è una che le tendenze le ha sempre seguite, senza farsene sfuggire neanche una: sa benissimo che, per entrare in contatto con l'universo femminile, lanciare messaggi politici attraverso l'abbigliamento è un'ottima carta da giocarsi (come, del resto, ultimamente fa anche Brigitte Macron). Abbinato a un paio di tacchi bianchi, l'abito stampato di Michelle le stava divinamente, soprattutto perché l'ha indossato come se fosse una bandiera del suo girl power senza fine. D'altronde, come lei stessa ha dichiarato: «Le donne sono ferite e colpite in talmente tanti modi che nemmeno si accorgono di tagli e lividi, ma dobbiamo continuare a combattere». E le nostre battaglie si possono portare avanti anche affidandosi alla moda (Dior insegna), facendo in modo che il vestito sia il tramite per comunicare un messaggio, forte e chiaro: l'emancipazione femminile è ciò che potrà rendere migliore non solo la nostra vita, ma quella di tutti.