Frizzante, sorridente nel suo completo pantalone blu elettrico e scatta subito un feeling. Federica Abbate ama parlare (tanto che mi dice subito di fermarla se inizia a parlare troppo e in fretta) ma ancora di più le piace scrivere (definita dai media penna di platino), sarà forse per questo che l'intesa è immediata?! Per anni dietro le quinte a mettere insieme parole e musica. Giusto per dare un'idea della sua capacità di scrittura; è stata autrice di hit per Fedez (L’amore eternit, 21 grammi), Baby K (Roma-Bangkok). E tra gli artisti che cantano le sue canzoni ci sono Arisa, Alessandra Amoroso, Noemi, Lorenzo Fragola, Giusy Ferreri, Rocco Hunt, Emis Killa, Michele Bravi... . Oggi non più solo autrice ma anche cantautrice: «avevo bisogno di raccontarmi veramente. Volevo esprimermi, essere me stessa. Un flusso di coscienza che mi ha portato ad uscire allo scoperto e ha decidere di cantare le mie canzoni».

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Si chiama In foto vengo male, il suo primo ep e contiene 6 canzoni che raccontano il riscatto e il desiderio di semplicità e verità. Mi viene quindi naturale chiederle subito se ama essere fotografata e che rapporto ha con la sua immagine (soprattutto ora che sale sul palco e non è più dietro le quinte). «È stato un rapporto, quello con la mia immagine, che si è sviluppato gradualmente. Una crescita consapevole continua che mi ha portato ad accettare i miei difetti e ha ricordare a me stessa che nessuno è perfetta. Ed è proprio da questa presa di coscienza che i miei limiti si sono trasformati in punti di forza. Una sorta di superpoteri perché quando si conoscono le proprie incertezze si è automaticamente più forti». E visto che parliamo di foto in un'era in cui il selfie è imprescindibile nel racconto di sé tanto più se si è un'artista, le chiedo se è una selfie addicted! La risposta? Un secco no.«Non lo sono assolutamente, anzi ma amo essere fotografata. Penso che la foto sia un ricordo ed è bello ricordare come si era». Ecco appunto come si era e come si è, l'immagine è fatta anche di look e stile. È cambiato il tuo da quando sei venuta allo scoperto come cantautrice?«La mia immagine si è messa piano piano a fuoco. L'abito così ha cominciato a comunicare anche la mia personalità e la mia musica. Oggi più che mai chi ti ascolta vuole conoscerti in tutto e per tutto ecco che mostrarsi diventa importante». Ma Federica non è solo il volto di una musica giovane e contemporanea, promessa italiana, è anche testimonial di Diadora. Mi confessa che le piace molto vestirsi sportiva e nel brand ci si ritrova molto perché il leitmotiv della sua musica è lo stesso di Diadora. «Io cerco il nuovo, guardo all'innovazione ma senza dimenticare il mio Dna, proprio come fa Diadora. E poi fare moda è pura creatività, un abito nasce da un'idea proprio come chi scrive una canzone cucita su misura».

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Nonostante la sua giovane età, Federica ha solo 27 anni, la lista di artisti con cui ha collaborato e collabora è veramente lunga e dal momento che il binomio moda e musica continua nella nostra lunga chiacchierata ( la curiosità è troppa). Le chiedo di trasformarsi per un momento in una giornalista di moda ( un po' me) e di eleggere tra tutti i suoi colleghi con cui ha lavorato il più cool. Dopo averci riflettuto bene, il nome è Ghali. «Il suo stile è decisamente cool e potrei definirlo, senza alcun dubbio, il nuovo fashion icon del momento». Ma c'è un'altra domanda che mi frulla in testa. Sono curiosa di sapere se Federica ha un portafortuna (non il classico ciondolo o accessorio) ma un capo. Qualcosa che mette e che la fa sentire bene e invincibile sopra e sotto il palco. Curiose di sapere cosa? Ebbene sì, i jeans. Altro punto per Federica. Un must have che lei stessa definisce un pezzo pop. E il passo dalla moda alla musica è decisamente breve. «Per me il jeans è fondamentale. Una volta indossato mi sento perfetta e pronta ad affrontare tutto». Mi verrebbe da aggiungere una coperta di Linus decisamente trendy. Ma Federica ci tiene a ribadire che quello che conta, al di là di immagini e stili diversi, è essere sempre se stesse perché se ci si mostra per quello che si è i risultati arrivano. E come darle torto?