Da calendario: otto marzo, festa delle donne. Ma siamo proprio sicure di conoscere la storia di questa ricorrenza che,nel primo anno post scandalo Harvey Weinstein, assume una rilevanza ancora più importante?

Tanto per cominciare l'espressione Festa della donna è inesatta: l'8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna. Un aggettivo, "internazionale", decisivo perché sottolinea la portata mondiale di questa festività che si festeggia in tutto il mondo. In Europa cade l'8 marzo, in America a febbraio.

Come è facile immaginare, l'istituzione di questa giornata non è stata immediata. La sua storia, oltre a essere travagliata, è anche parecchio confusa, con tanto di false leggende che vorrebbero legarne la nascita a un incendio, scoppiato in una fabbrica di New York nel 1908, durante il quale persero la vita alcuno operaie. Nulla di più sbagliato.

Si iniziò ad accarezzare l'idea di una giornata che ricordasse i diritti nel 1908 in America (oltreoceano sono sempre un passo avanti…) nel corso della conferenza del Partito Socialista di Chicago: qui prese la parola il membro Corinne Brown per denunciare la condizione di sfruttamento delle operaie, peraltro discriminate anche dal punto di vista del salari. Dopodiché l'anno seguente, sempre in America, ci fu una manifestazione a sostegno del diritto di voto delle donne e il 23 dello stesso mese uno sciopero di ventimila camiciaie: scesero in piazza per chiedere un aumento di salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro. L'evento fu ribattezzato giornata della donna. L'ufficialità arrivò però solo nel 1910 con la Conferenza Internazionale della Donna a Copenaghen.

L'avvento della guerra non aiutò a tenere viva questa ricorrenza che venne sospesa e poi ri-ufficializzata una seconda volta, con il nome di Giornata internazionale della donna, il 12 marzo del 1922 dal Partito Comunista d'Italia. Tuttavia bisognerà aspettare gli anni 70 per avere una data comune a tutta Europa: a sceglierla fu l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1977.

Ma cosa si festeggia, esattamente, l'8 marzo? Molti liquidano il tutto rispondendo: "La parità delle donne". Troppo poco. La giornata internazionale della donna serve a fare il punto della situazione: festeggiare i traguardi raggiunti e ragionare sulle sfide ancora aperte e, eventualmente, sui passi falsi compiuti.

Per questo i festini a base di strip maschili non entusiasmano gran parte delle femministe italiane. Soprattutto perché, nel resto del mondo, i festeggiamenti son decisamente più impegnati a livello sociale. Un esempio? In Quebec si tengono veri e propri convegni sul tema così come in Indonesia.