La bellezza sa sfuggire alle definizioni univoche, con il suo modo così speciale di palesarsi a ognuno di noi, toccando corde tanto intime, da condurre qualcuno in paradiso e molti altri all'inferno. Sfiorare l'universo femminile non semplifica affatto la cosa, al massimo la rende più seducente. Decisamente so beautiful con la collettiva di sguardi e obiettivi di grandi fotografi puntati sulla bellezza della donna, in mostra alla In focus Galerie di Colonia (fino al 7 luglio 2018).

La galleria diretta da Burkard Arnold, continuando a esplorare quello che più ama della fotografia e della donna, offre un viaggio nella bellezza che tocca entrambe. Dal 1940 a oggi. Dalla prospettiva elegante sulla rappresentazione della donna e della sua beltà nella moda e nell’arte di Lillian Bassman, alla grazia e le molteplici rappresentazioni della bellezza scovate ovunque da un fotogiornalista come Marc Riboud. Soprattutto quando rende omaggio alle prospettive di un maestro del calibro di André Kertész.

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​© Jeanloup Sieff, Courtesy In focus Galerie
Jeanloup Sieff, Twiggy, 1967

Un viaggio entusiasmante, capace di spaziare da icone della moda come Twiggy, fotografata da Jeanloup Sieff (la prima modella a indossare con classe la rivoluzionaria minigonna di Mary Quant), a Rita. Moglie, musa e protagonista di ogni scatto e afflato innamorato di Das Auge der Liebe (L'occhio dell'amore) del fotografo svizzero René Groebli. Foto scattate nella camera d'albergo di Montparnasse, illuminata d'amore e intimità durante il loro viaggio di nozze a Parigi. Un po' come il celebre Sentimental Journey della luna di miele di Nobuyoshi Araki con la sua amata Yoko .

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© ​René Groebli, Courtesy In focus Galerie
René Groebli, Auge der Liebe

La gamma espressiva della collettiva non manca di contemplare la bellezza dell'imperfezione, protagonista della dimensione più onirica di Jan Saudek, ma anche di Ruth Bernhard. La bellezza capace di sognata a occhi aperti, sorgere dall'abisso più profondo, eccitare gli animi sensibili fino alle lacrime. La fotografia più sensibile alla condizione umana di Willy Ronis, è pronta anche a ricordarci quanta bellezza può trovarsi nella dimensione ordinaria di chi lotta, protesta, lavora duramente e si ama sotto gli occhi distratti del mondo.

Le emozioni che guidano la ricerca della bellezza di Frank Horvat fin dentro le auto della polizia o le vasche dei pesci rossi (quanto sotto i sontuosi cappelli di Givenchy), forse non passano mai di moda. Quanto la prospettiva dirompente e anticonvenzionale sulla femminilità di un’icona della fashion photography come Helmut Newton. Capace di emancipare il potere seduttivo della donna, liberandolo da convenzioni, ipocrisie, falsi moralismi e vestiti.

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© Willy Ronis, Courtesy In focus Galerie
Willy Ronis, La chevelure, Paris, 1990
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© Helmut Newton, Courtesy In focus Galerie
Helmut Newton, Violetta Sanchez 1979

Edouard Boubat, Jean Philippe Charbonnier, Lucien Clergue, Frantisek Drtikol, Elliott Erwitt, Franco Fontana, Greg Gorman, William Klein, Karin Székessy, contribuiscono ad arricchire la riflessione sulla bellezza femminile. Restando concentrata sul presente, la selezione fotografica della collettiva non manca ovviamente di far riflettere sulla tendenza estetica della fotografia contemporanea che ha nutrito le rivelazioni e rivendicazioni del movimento #MeToo sulle violenze sessuali femminili.

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​© Mary Ellen Mark, Courtesy In focus Galerie
Mary Ellen Mark, Miami 1986