Quando Alicia Vikander entra nella stanza, seppur minuta nell'aspetto, si capisce subito che si ha a che fare con una donna forte, coraggiosa, consapevole e responsabile delle proprie scelte, sia artistiche (Oscar nel 2016 per The Danish Girl, prossimi lavori Submergence di Wim Wenders ed Euphoria con la regista svedese Lisa Langseth) che personali (il matrimonio con Michael Fassbender). La rivedremo sullo schermo nei panni dell'eroina Lara Croft in Tomb Raider, diretto dal regista Roar Uthaug (The Wave) con Kristin Scott Thomas, Dominic West (The Affair) e Walton Scoggins (Dijango).

Cosa dobbiamo aspettarci da questo Tomb Raider? Nuovo film, reboot, prequel? È un nuovo film, non è un remake, anzi, volevano avere una donna nuova. Il problema era far vedere Lara sotto una nuova luce, darle una nuova storia, e hanno pensato che sarebbe stato meglio farla conoscere al pubblico, prima che diventasse la Lara Croft che tutti abbiamo visto con Angelina Jolie.

In che momento della sua vita la incontriamo? Nel film, la incontriamo a Londra dove consegna pacchi e lettere in sella ad una bicicletta: non vive nel lusso, anzi, e mi piace il fatto che nonostante Lara sia un prodotto borghese, venga da una famiglia ricca e dal nome prestigioso, sia una ragazza normale, che difende i propri principi ovunque e contro di tutti, vuole capire chi è in realtà, dove andare, cosa diventare. I giovani sono cosi, passionali, istantanei, impulsivi ma pochi sanno cosa fare da grandi. Laura non è da meno.

Che tipo di donna è? Vulnerabile, umana. È stato possibile facendo vedere l'impegno che Lara ha nei confronti di se stessa, del padre, della famiglia. Attraverso le sue azioni NON da super-eroina, ma da comune mortale vediamo il dolore, i sacrifici, la fatica per arrivare a diventare la donna che si vedrà poi nel film e in quelli a seguire. È un'eroina moderna, impulsiva, sofferente, una donna da prendere sul serio.

Tema che sembra essere in linea con le testimonianze femminili del #metoo movement... Sì, anche io ne faccio parte, anche io sono contenta che cada finalmente questo muro di "omertà" nei confronti di persone e istituzioni che danneggiano tutti noi, che ci fanno regredire ai tempi del medioevo. È bello star vicino e insieme a colleghe e colleghi e sostenere chi ha sofferto. Ottimi anche gli incontri con produttori, giustissimo parlare e condividere le nostre esperienze… non solo nel mondo di Hollywood, ma far vedere che soprusi e abusi possono capitare ovunque, che accadono anche in altri campi. È il tempo di far valere le nostre ragioni, urlare ai quattro venti "Basta!".

Qualcosa si muove allora? Sì, e non solo a livello sociale e legale, ma anche a livello organizzativo. Prendi per esempio le parole inclusion rider di Frances McDormand, quando, dopo aver vinto l'Oscar, la prima cosa che ci ha ricordato è che anche noi abbiamo il potere di cambiare le cose. Da allora diversi attori (McDormand, Ben Affleck e Matt Damon, Brie Larson, Michal B.Jordan e Paul Feig) si sono impegnati con le rispettive compagnie di produzione a includere in cast/crew/agenzie almeno il 50% di personale sia femminile che maschile, con etnie e orientamenti sessuali diversi.

Torniamo al film, cosa mi dice di Lara Croft? C'ha mai giocato da ragazzina? Sognavo da bambina di interpretare un'eroina, girare un action movie, e qui l'ho l'occasione per farlo, per fare vedere cosa so fare. Mi ricordo i figli degli amici di papà che avevano la playstation e mi ricordo benissimo il gioco… chi l'avrebbe immaginato che, a distanza di anni, sarei diventata io Lara Croft (ride, ndr).

Che tipo di esercizi ha fatto? Prima di tutto voglio ringraziare Magnus Lygdback (sarà anche istruttore di Gal Gadot in Wonder Woman 2) che per 7 mesi non mi ha mai lasciato sola, anzi mi ha sempre incoraggiata, dicendomi che i muscoli mi sarebbero serviti durante le riprese. Aveva ragione. Oltre a esercitarmi con rock climbing, nuoto e persino esercizi usati nell'ottagono dei combattimenti MMA, ho dovuto mettere su qualcosa come 5/6 chili di muscoli e oltre alla palestra l'unico modo per farlo è stato quello di mangiare. Mangiare poco ma tante volte durante l'intera giornata, 5 volte al giorno, un sacco di snack. Cominciavo alla mattina con la colazione: 3 uova, poi snack, poi a pranzo pesce o pollo, dei carboidrati come patate o quinoa e un sacco di verdura. Idem per la cena, cambiavo solo la proteina. Il mio snack preferito? Hummus ai carciofi con del limone, menta e della feta.

Che tipo di stunt ha dovuto fare?Mi sono preparata come non mai in vita mia. Corsa, resistenza, pilates, pugilato, muay tahi, fight club, esercizi acquatici…

Quello peggiore? Quelli in acqua. Il freddo provato quando giri in piscine e di notte è incredibile, al punto tale che posso dirti che abbiamo dovuto rigirare delle scena visto che, dopo aver visto i provini, regista e produttori si sono accorti che ero diventata' addirittura blu dal freddo…