"Ho attraversato un momento di difficoltà, come ne accadono tanti nella vita, ma ora è passato": con l'eleganza che la contraddistingue, Paola Perego getta acqua sul fuoco limitandosi a godersi la ritrovata serenità. Non parla di rivincite e, tanto meno, non rivanga le polemiche del passato quando stampa e addetti ai lavori si sono scagliati contro di lei per la polemica sulla famigerata lista delle donne dell'Est. Semplicemente, si dichiara pronta a tornare a lavorare, rassicurata dal recente successo di Superbrain. Le proposte, di certo, non mancano,come racconta la stessa conduttrice a margine del festival di Monte-Carlo, dove è stata ospite.

Con Superbrain si è presa la sua bella rivincita: il pubblico ha dimostrato di essere dalla sua parte. Quali sono i prossimi progetti?

Superbrain è andato molto bene, sono contenta ma preferisco non parlare di rivincite. Insieme alla Rai stiamo valutando alcuni progetti per il prime time primaverile, ma non abbiamo ancora trovato il format giusto.

Su quale genere sarebbe più orientata?

Li ho sperimentati tutti quindi ormai non ragiono più in termini di categorie: semplicemente, sposo il progetto che mi entusiasma di più.

E se le chiedessero di risollevare le sorti di Domenica In?

Ho condotto Buona domenica che durava otto ore, poi Questa Domenica che ne durava tre, per poi presentare Domenica In per altri tre anni… Direi che adesso, alla domenica, potrei anche stare in famiglia! Non è più per me! (ride, ndr)

Oggi si parla molto di donne e femminilità. Qual è l'aspetto dell'essere donna di cui va maggiormente fiera?

L'intelligenza: è una caratteristica che ti fa sembrare persino più bella. Quante volte abbiamo incontrato persone dal fascino abbacinante ma che non ci trasmettevano nulla? Puntualmente, nel giro di un'ora si finisce per abituarsi alla loro bellezza e questa cessa di essere così straordinaria. La bellezza è quello che si ha dentro.

Le è mai successo di dover fingere di essere meno intelligente per mettere a proprio agio gli uomini?

Non ci riuscirei mai! Piuttosto rinuncerei a lavorare: non ho un caratterino semplice, in questo senso… Semmai, in passato, ho dovuto faticare per dimostrare che anche io ero intelligente: questo sì!

Dopo lo scandalo Weinstein, sono nati movimenti in rosa, agli Oscar si è sfilato in total black e i proclami sono all'ordine del giorno. Crede sia la strada giusta per sensibilizzare il pubblico?

È importante che se ne continui a parlare perché più si fa rumore e più c'è speranza che questa piaga sociale finisca. Perché di questo si tratta: di una piaga sociale. Purtroppo, oggi la tendenza è abituarsi agli scandali e alle tragedie. È successo per esempio con l'Isis: prima la guerra in Siria era in prima pagina, adesso meno ma questo non significa che gli attriti siano finiti.

Le piacerebbe farsi promotrice di iniziative italiane a favore delle donne?

Presterei sicuramente la mia immagine a chiunque volesse dare vita a un'iniziativa a sostegno delle donne. In particolare mi piacerebbe molto realizzarle con Nancy Brilli e Lorella Cuccarini: due colleghe e amiche.

Oltre che per il lato artistico, per cosa vorrebbe essere apprezzata dalle persone che le vogliono bene?

Mi piacerebbe essere ricordata come una persona che ascolta. Nella vita è sempre più raro essere ascoltate: non appena racconti qualcosa, la prima reazione dell'interlocutore è: "Non sai cosa è successo a me…". Anche per questo ho deciso di ridurre molto le mie frequentazioni: oggi vedo solo le persone che mi vogliono molto bene e che, per questo, sono disposte ad ascoltarmi.