La prima cosa che noto di Daisy Ridley sono gli occhi che non ti mollano un attimo, oltre al sorriso schietto di chi si ricorda perfettamente che, prima di diventare un'icona della fantascienza mondiale, era la ragazza della porta accanto. Non a caso, il ruolo culmine della sua carriera breve ma intensa, quello di Rey in Star wars - Il risveglio della forza (settimo episodio della saga di Star wars), è arrivato perché al regista J.J. Abrams piaceva l'intensità delle sue espressioni e il suo look da ragazza semplice. Nuova it girl, eroina dei millennial, socialmente impegnata e lontana dal glamour di Hollywood, Daisy è cresciuta in Inghilterra con quattro sorelle maggiori, con le quali condivide tutto, in particolare con Kika-Rose, modella, e Poppy Sophia, cantautrice. Dal 13 dicembre 2017 tornerà a vestire i panni di Rey nell'ottava puntata della saga: Star wars - Gli ultimi Jedi, di Ryan Johnson. L'evoluzione del suo personaggio è ancora top secret e l'attesa è alle stelle.

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Com'è stato ritrovare Rey?

Fantastico. È molto simile a me, una donna indipendente, che lotta per quello in cui crede e contro le ingiustizie. Una paladina che si sente responsabile per quello che succede nel mondo. Rey è fortissima ma anche emotiva al punto giusto, con un'insicurezza che la rende speciale. L'ampiezza di questo ruolo è straordinaria.

Daisy Ridley in Star Warspinterest
Disney
Daisy Ridley, 25 anni, in una scena di Star Wars - Gli ultimi Jedi.

Lei ha studiato recitazione alla prestigiosa Tring park theatre school. Era il suo sogno?

In realtà è stata mia madre Louise, la donna che ammiro di più al mondo, a iscrivermi a quella scuola, perché avevo troppa energia. Da bambina ero molto vivace, non mi piaceva studiare, preferivo correre e rotolarmi nella sabbia invece che giocare con le bambole.

Si ricorda il suo primo ciak?

Sì: orribile, perché ho dovuto mangiare non so quanti pork pie, il tipico pasticcio di maiale inglese. Ero contenta di lavorare, ma è stata durissima: sono vegetariana.

È tra le produttrici del documentario La principessa e l'aquila, la storia vera di una 13enne della Mongolia che diventa la prima addestratrice di aquile, arte fino a quel momento riservata ai maschi. Perché questa scelta?

Aisholpan, la protagonista, è stata in grado di rompere una tradizione millenaria. Credo sia un esempio incredibile per tutte le ragazze che hanno sogni. È arrivato il momento per noi donne di smetterla di farci condizionare da regole e pregiudizi. Grazie al regista Otto Bell, sono anche la voce narrante del film, altro lavoro che faccio con passione.

E infatti ha doppiato la protagonista del film di animazione Only yesterday.

Sì, e spesso mi chiedono come mi sono sentita ad "animare" Taeko, un personaggio forte come Ray. Da una parte la domanda mi fa piacere, dall'altra mi rendo conto che nessuno chiede a un uomo come si è sentito a interpretare un altro uomo forte e coraggioso. Perciò, finché mi faranno questa domanda, vorrà dire che noi donne abbiamo ancora tanta strada da fare per raggiungere la parità.

I film di animazione la appassionano parecchio.

Il primo che ho visto al cinema è stato il giapponese Il castello errante di Howl. Un'esperienza incredibile, un mondo fantastico che andava oltre lingue e culture diverse. Una pellicola del genere segna l'anima, emotivamente è molto più forte di un documentario perché, essendo distaccato dalla realtà, può raggiungere chiunque voglia fantasticare.

Daisy Ridley con John Boyegapinterest
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Daisy Ridley con John Boyega, suo partner in Star wars.

Quanto è cambiata la sua vita dopo Star wars?

È cambiata solo professionalmente: ho maggior accesso a ruoli che prima non mi avrebbero mai offerto. Dopo il primo Star wars non ho lavorato per un anno, perché non sono riuscita a trovare nessuna sceneggiatura con un ruolo femminile stimolante. E quindi ho aspettato. Non mi interessa fare la fidanzata di qualcuno, a meno che dietro non ci sia una storia solida. Per il resto è tutto uguale, vivo nello stesso appartamento, frequento gli stessi amici, cerco di vedere la mia famiglia il più possibile. È solo diventato più difficile fare cose semplici, come uscire a prendere un caffè, senza essere riconosciuta. Non mi fraintenda, sono grata del successo che ho, anche se non sono mai stata una persona che ama lo status di celebrity.

Daisy Ridley premierepinterest
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Daisy Ridley alla premiere di Assassinio sull\'Orient Express, di Kenneth Branagh, nelle sale sempre dal 13 dicembre 2017.

Ha partecipato alla marcia delle donne contro Trump, lo scorso gennaio a Londra.

Viviamo in un mondo pericoloso e non abbiamo bisogno di leader che siano più spaventosi della realtà. La marcia è stata un'esperienza bellissima e intensa, nell'aria c'era un'energia davvero elettrizzante. Un esempio di democrazia, grazie a noi donne.

A proposito: una donna che ammira in particolare?

Malala Yousafzai: una fonte di ispirazione per tutte noi.