Joan Crawford si lasciava sopraffare da una rabbia furibonda. Una delle più famose, se non la più famosa, attrice della Hollywood dei tempi d'oro, è stata donna dal talento formidabile e dalla fragilità ingombrante. Davanti al cinema mise tutto, famiglia compresa. A Joan non si addiceva la maternità (la figlia Christine nella sua biografia Mammia Cara l'ha definita madre senza cuore), fu un genio folle in grado di interpretare i ruoli di donna più complessi della storia del cinema.

La biografia di Joan Crawford

Una delle più importanti attrici di tutti i tempi, Joan Crawford all'anagrafe Lucille Fay LeSueur, è nata a San Antonio, Texas (Stati Uniti), il 23 marzo 1904. Grande appassionata di canto e di danza, la sua fortuna fu il charleston: poco più che una ragazzina, vinse un concorso che le diede l'opportunità di visitare Hollywood. Qui iniziò a lavorare come showgirl e ballerina. Nonostante un fisico non slanciato (Joan Crawford aveva un'altezza di 165 centimetri scarsi) conquistò il mondo del cinema e il mondo tutto.

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Joan Crawford nel 1928.

Joan Crawford ha debuttato nel mondo dei film degli anni Venti grazie a un cameo in Le nostre sorelle di danza (1928), un film diretto da Harry Beaumont. Durante tutto il decennio degli anni Trenta fu una delle stelle più popolari della Metro Goldwyn Mayer, collaborò spesso con Clark Gable e prese parte a pellicole culto come: L'amante (1931) di Clarence Brown, Grand Hotel (1932) di Edmund Goulding (qui la Crawford ricevette le migliori critiche), Incatenata (1934) sempre di Brown, e Donne (1939) di George Cukor.

Negli anni Quaranta cambiò casa cinematografica, lasciò la Metro per firmare con la Warner nel 1943. I suoi film più importanti a questo stadio furono: Volto di donna (1941) di Cukor, Al di sopra di ogni sospetto (1943) di Richard Thorpe, Il romanzo di Mildred (1945), Anime in delirio (1947) di Curtis Bernhardt e Viale Flamingo (1949) di Michael Curtiz. Fu appunto Il romanzo di Mildred a fare della Crawford un'attrice da Oscar.

Joan Crawford lasciò la Warner nel 1951 e cominciò un'epoca di alti e bassi commerciali. I suoi più grandi successi furono I dannati non piangono (1950) di Vincent Sherman, L'ape regina (1955) di Ranald MacDougall, e il film del 1954 diretto da Nicholas Ray e co-interpretato da Sterling Hayden, che evidenziò il tremendo carattere di Joan Crawford (il regista Johnny Guitar confessò che non avrebbe mai più lavorato con la Crawford, nemmeno per tutto il denaro del mondo). L'ultimo film di Joan è stato Che fine ha fatto Baby Jane? (1962).

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Joan Crawford nel 1969.

Joan Crawford, figli e mariti

Nei primi anni Cinquanta, Joan Crawford si era già sposata quattro volte. Il primo marito nel 1924 fu James Welton, un matrimonio che durò solo un anno. Il secondo fu con l'attore Douglas Fairbanks Jr. nel 1929, con divorzio nel 1933. Il terzo marito di Joan fu l'attore Franchot Tone, che sposò nel 1935 (il divorzio nel 1939). Il suo quarto marito è stato l'attore Phillip Terry incontrato nel 1937.

Il suo quinto e ultimo marito fu il presidente miliardario di Pepsi Cola, Alfred Nu Steele, che sposò nel 1955 e di cui rimase vedova nel 1959. Dopo la morte del marito, assunse lei per un certo tempo la presidenza della potentissima società.

Le sue occupazioni imprenditoriali, religiose (entrò nella Chiesa di Scientology negli anni Settanta) e l'alcolismo hanno fatto sì che Joan Crawford si allontanasse dai set cinematografici. Non aveva figli propri, ma ne ha adottati. Fu una mamma senza cuore come come si legge nella biografia della figlia Christine Mammina Cara.

Joan Crawford è morta di cancro al pancreas il 10 maggio 1977 a New York City. Aveva 73 anni. È stata sepolta nel cimitero di Ferncliff, Contea di Westchester, New York.