Standing ovation quando è arrivato standing ovation quando se n'è andato. Il ballerino italiano più famoso al mondo. La star della danza mondiale che ha fatto della perfezione il suo stile di vita e dell'ammirazione nei suoi confronti il nostro. Colui che piace a destra, sinistra e centro, nord e sud, giovani e anziani. Signore e signori: Roberto Bolle, ovvero l'Étoile, di nome e di fatto, che ha regalato a Fabio Fazio e alla tv italiana una pagina di cui andare fieri. Protagonista a Che tempo che fa di domenica 10 dicembre per promuovere lo show "Roberto Bolle - Danza con me", in onda in prima serata su Rai1 il 1° gennaio, Roberto Bolle è riuscito nel miracolo di superarsi.

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Roberto Bolle è pop come Jovanotti ed è esclusivo come Chanel. Oggi considerato l'Étoile dei due mondi, Roberto Bolle è il primo ballerino del Teatro alla Scala e "principal" dell'American Ballet Theatre di New York, nonché manuale di anatomia umana vivente, pensante e deambulante, tanto da essere pure stato mappato in 3D (che non ce lo dobbiamo mica scordare), Roberto Bolle è uno di quelli a cui si deve dire grazie perché fa sembrare questo mondo un po' più bello e fa sembrare l'arte un po' più divertente. Attenzione divertente non facile. Sì perché la storia di Roberto Bolle potrebbe essere riassunta nel detto no pain no gain, nessuna fatica nessun risultato. Sta di fatto che quando danza Roberto Bolle tutto si ferma, perché davanti alla bellezza e alla perfezione non puoi fare altro e il risultato è che è riuscito nell'arduo intento di portare la danza classica al popolo (prima e meglio di Amici per intenderci) e lo ha fatto facendocelo sembrare un gioco da ragazzi nonostante la strada sia stata tanta e tutta in salita. Ore e ore di sala prove, fatica, fatica e fatica ma anche la leggerezza di non prendersi troppo sul serio e soprattutto prendendosi la briga di farci sognare. E lo farà di nuovo il primo gennaio del 2018.

Nello show di Capodanno, Roberto Bolle si farà accompagnare da grandi dello showbiz, da Tiziano Ferro a Pif passando per Virginia Raffaele e Sting. Sul palco insieme a Roberto Bolle tanti volti della danza e uno in particolare a cui lui, che è da tempo immemore il numero 1 indiscusso, ha voluto prestare volto e voce, oltre ad averlo ispirato, affinché tutti potessimo conoscere la sua storia. Ahmad Joudah è un ballerino siriano perseguitato dall'Isis, oltre che dal padre, proprio per la sua passione "Per loro è intollerabile che un musulmano possa decidere da solo cosa vuole essere". Ahmad Joudah oggi è diventato simbolo della lotta per la libertà e del valore salvifico dell'arte. La sua storia è l'esempio a cui tutti dovremmo d'ora in poi ispirarci quando pensiamo al concetto di resilienza ma anche al potere dei sogni che si avverano se ci credi veramente e se hai la forza di portarne il peso "La mia felicità è direttamente proporzionale all'infelicità delle persone che amo che sono rimaste in Siria". "La bellezza può trovarsi anche in un posto difficile e quando tutto intorno sembra esserselo dimenticato" ed è questo il messaggio di cui si faranno portavoce Ahmad Joudah e Roberto Bolle il 1 gennaio 2018 su Rai1. La bellezza è il senso della vita di Roberto Bolle da sempre e, per sempre, noi gliene saremo grati.