Tu credimi, credimi, credimi sempre. Anche quando sarà chiaro che non c'è più niente. Tu credimi, credimi, credimi sempre. Basta ascoltarla una volta "L'Amore è" per canticchiarla mentre si aspetta il treno o si è sotto la doccia, quando c'è silenzio in una stanza o in testa, quando proprio non hai voglia di ascoltare. Chi fa surf lo sa, se vuoi cavalcare l'onda che sta arrivando non puoi guardare indietro e Enrico Nigiotti fa surf. Sul palco di X-Factor si è presentato in punta di piedi, come quelli che sanno di aver sbagliato, ma a testa alta, come solo quelli che hanno già perso tutto una volta sanno fare.

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Enrico Nigiotti è un tamarro. Livornese doc. Belloccio e scazzato. Verace e sboccato. 30 anni, compiuti l'11 giugno, Nigiotti come un gatto (anche se ha adottato 2 cagnoline) ha 7 vite e ha intenzione di viverle tutte. Gli amanti dei talent in effetti lo conoscono bene. Sì, perché con i capelli un po' più corti, qualche tatuaggio e anno in meno, ma lo stesso innegabile talento, Nigiotti ha partecipato ad Amici arrivando anche al serale per poi auto-eliminarsi per amore. Uomo d'altri tempi? Nì. Giovane impulsivo, dalla testa calda e dal temperamento focoso? Sì. La sua mamma d'altra parte deve avergli detto così tante volte "Enrico non fare cazzate" che quell'immagine di sua madre è quella che più lo rappresenta. Enrico Nigiotti è uno di cuore, è uno col cuore. Sicuro, poco e solo quando è vestito con la sua chitarra. Sbruffone, un po' salvo poi abbassare lo sguardo e solo lì ritrovare se stesso. Orgoglioso, tanto anche quando, o soprattutto quando, gli si dice che è vecchio stampo, quasi anacronistico, si innervosisce ma non molla.

"Sono una calamita per gli sbagli" dice lui che però alla fine cade e si rialza. "Sogno di essere tranquillo" dice lui che di professione fa il cantautore e del suo tormento si nutre come il pane, più del pane. "Cammino fiero con la testa fra le nuvole e la merda sotto i piedi" dice lui che scrive canzoni d'amore e quando è troppo va al mare, dove tutto inizia e tutto finisce. Enrico Nigiotti la sua bella gavetta se l'è fatta. Pub e piccoli palchi ma anche tour di un certo livello come spalla di Gianna Nannini e i Simply Red fino a Sanremo giovani. Dischi prodotti e porte chiuse in faccia. Su, su, su. Giù, giù, giù. E poi ancora, su, su e ancora su.

"Scrivere una canzone e non avere nessuno a cui farla sentire è come avere un figlio che non respira", una paura che da oggi Enrico può non avere più perché quel che è certo è che "L'Amore è", l'inedito di Nigiotti a X-Factor 11,è un figlio che respira e respirerà. Tu credimi, credimi, credimi sempre.