Mentre in Italia, e su Gioia!, si parla di millennial e culle vuote e di natalità sempre più vicina allo 0, Nicoletta Romanoff è la voce fuori dal coro che tutti dovremmo ascoltare. 38 anni e 3 figli da due compagni, i maschi, i più grandi, nati dal matrimonio con il produttore Federico Scardamaglia e Maria, 7 anni, nata dall'unione con Giorgio Pasotti "Ho amiche che devono ancora trovare un amore e amiche con bimbi piccoli: ogni storia è a sé e, se la maternità non arriva, è uguale. La maternità è anche prendersi cura di un'amica, un padre, un compagno". Intervistata da Candida Morvillo sul Corriere della Sera l'attrice romana, per cui il tempo non sembra essere passato mai, racconta di quanto sia strano essere madre, a 38 anni, di due figli maschi di 18 e 17 anni che se va bene vengono presi per suoi fratelli e se va male scambiati per toyboy. E racconta di quando, più volte, a Roma è stata fermata perché credevano fossero i suoi fratelli. Le mamme giovani (giovanissime) esistono, sapete? Una storia di tempi che cambiano e di come sia non troppo semplice starci dietro.

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"A dirlo, fa ridere, ma a viverlo non fa tanto ridere. Per un figlio maschio, è già difficile accettare che la mamma sia anche una donna, ma lo è molto di più accettare che sia anche un'attrice e un'attrice giovane" e Nicoletta Romanoff questo lo sa bene e lo sapeva anche quando per scelta a 19 anni ha deciso di diventare mamma per la prima volta e come scelta di vita l'ha trattata. Studentessa di Storia dell'Arte a Parigi sogna di lasciare il segno nella moda e nel cinema e, nonostante non fossero molto convinti li ha conquistati con la parlantina e col fascino italiano, convincendo i manager dell'agenzia Ford Models e muove i suoi primi passi. Dopo qualche tempo, viene scelta da Gabriele Muccino e entra nel cast di Ricordati di me e a 23 anni arriva il successo che ha sognato e per cui ha lavorato ma è già mamma di 2 bambini e Nicoletta Romanoff non se lo dimentica mai, rinunciando a film irrinunciabili, uno in particolare, d'autore, in cui era prevista una scena di nudo. Ma Nicoletta, il problema da mamma, se l'è posto eccome e ha rinunciato perché non avrebbe mai sopportato che suo figlio, una volta adolescente, la vedesse in una scena erotica.

Ha modellato il lavoro su una famiglia che c'era, la maternità è anche questo. E Nicoletta non ha rimpianti, anzi. Una vita intensa e piena di gratitudine costruita a sua immagine e somiglianza. Una vita in cui il lavoro e il successo si fanno spazio tra le cose per lei davvero importanti, dalle torte per i figli alla pazienza che richiede l'ordine, lei che si dichiara perfezionista perché considera la casa come una chiesa. Passando per l'amore, ritrovato: ci va con i piedi di piombo Nicoletta Romanoff quando parla di Federico Alverà, general manager di una squadra di rugby in cui giocano i figli, anche se è convinta che questa volta sarà "Per sempre. Non so spiegarlo, so solo che, quando lo senti, lo sai".