Ora vi spiego una cosa dei ricchi. Sono diversi da voi e da me, certo. Sono più lungimiranti. Victoria Beckham è da anni impegnata in una campagna di auto-normalizzazione dallo straordinario successo: là dove c'era una ragazzotta inguainata e truccatissima ora c'è una matura professionista e madre di famiglia dall'eleganza innata. Per rendere la metamorfosi più immedesimabile, in una delle ultime interviste – promozionale senza averne l'aria: è appena uscita la sua collezione Target per mamme sovrappeso e bambine abbinate – ha raccontato che David è un marito scemo come tutti: di vestiti non capisce niente, e vorrebbe tanto che lei tornasse a scollacciarsi da tamarra.

È Harper (anni cinque) quella che le dà i consigli più appropriati, «ed è stata molto coinvolta in tutto il processo creativo». Pertanto ha deciso di assicurarle un futuro da marchio di lusso e - insieme a quello dei fratelli - ha registrato il nome Harper Beckham. Quella che dieci anni fa sarebbe stata la bizzarrìa di una mitomane, adesso è una scelta oculata di business. E le madri più feroci hanno già preso nota: tra l'asilo su misura Montessori e le elementari in cinese mandarino, d'ora in poi risulterà obbligatoria l'iscrizione all'ufficio brevetti.