Per molti uomini è tradizione portare la fede nuziale al dito dopo il matrimonio. Non così per i reali di sesso maschile, come il principe William, che preferiscono non portarla: una decisione che affonda le sue radici nella storia dell'etichetta aristocratica.

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Per le donne, la tradizione dell'anello nuziale si può far risalire all'antico Egitto quando canne e giunchi venivano intrecciati a mo' di anello; gli uomini, invece, hanno iniziato a mettersi la fede al dito solo durante la Seconda guerra mondiale, quando i soldati che combattevano all'estero si portavano dietro questo ricordo della donna che avevano sposato.

Tuttavia è una consuetudine che la famiglia reale non ha mai adottato ufficialmente. Il principe Carlo porta la fede accanto al suo anello con il sigillo, ma il duca di Edimburgo e il duca di Cambridge non hanno anelli.

Nella upper class questa è la norma. «Non è insolito per gli uomini della classe alta britannica non mettere la fede nuziale», spiega William Hanson, esperto di etichetta. «Tale scelta non significa che gli uomini sposati vogliano sentirsi liberi quando sono lontani da casa, ma perché non è tradizione che gli uomini indossino gioielli. Tempo fa, tra i gioielli da non portare c'erano pure gli orologi, ma ora anche i più conservatori si sono ammorbiditi su questo fronte».

Poi continua: «Non portare la fede è uno di quei silenziosi ed eccentrici segnali di nobiltà propri dei britannici, come il colore delle scarpe il giovedì o il modo in cui è piegato il fazzoletto nella giacca».

Tuttavia, c'è un'eccezione alla regola di non portare gioielli ed è l'anello con il sigillo. «Tale anello mostra il lignaggio, che è ovviamente molto più importante di qualunque segno che evochi romanticismo», chiosa Hanson. «Gli anelli con il sigillo riproducono lo stemma della famiglia: se ci sono le proprie iniziali, desta un po' di sospetto».

DaHarper's BAZAAR UK