Primo impegno pubblico del 2017 per la regina Elisabetta, tornata in gran forma dopo aver saltato alcuni appuntamenti ufficiali per motivi di salute che avevano fatto preoccupare i suoi sudditi. Preoccupazione comprensibile, visto che Elisabetta II è salita al trono nel 1952 a soli 25 anni, dopo la morte di suo padre re Giorgio VI, e ha ormai superato i 90 anni, raggiungendo il record dei 64 anni di regno. Di fatto, è la monarca vivente che da più tempo siede sul trono.

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La regina Elisabetta II e il duca di Edimburgo nel giorno dell\'Incoronazione, giugno 1953.

Per molte persone questo vuol dire che non hanno mai vissuto sotto una regina che non fosse Elisabetta, ma tale situazione non potrà andare avanti per sempre. Quando sarà il momento, la sua morte rappresenterà senza dubbio un momento di lutto e incertezza, in Gran Bretagna e in tutto il mondo. Penny Juror, biografo reale, spiega che la morte di sua maestà sarà un evento «traumatico» per la Gran Bretagna.

«La regina è molto popolare e durante il suo regno ci sono stati enormi cambiamenti», ha detto Juror. «Non c'è un solo aspetto della vita che non sia cambiato, ma in mezzo tutto questo l'unica roccia solida a cui aggrapparsi è stata la regina».

È difficile sapere cosa aspettarsi, ma è probabile che Buckingham Palace non si farà trovare impreparato nell'annunciare la notizia, soprattutto se il decesso dovesse avvenire dopo una lunga malattia. Secondo il Telegraph, il Palazzo ha pronti piani molto dettagliati per il funerale della regina e per la successione: tutta l'operazione va sotto il nome in codice di «Bridge».

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La famiglia reale a Buckingham Palace nel dicembre 2016.

Anche i media hanno il loro piano per affrontare la situazione, con i network britannici di news – tra cui Bbc e Itn – che hanno pronti diversi scenari per dare al mondo la notizia. Ecco cos'altro possiamo aspettarci nell'eventualità della morte della monarca.

Lutto nazionale

Alla morte della Regina dovrebbe essere proclamato lutto nazionale in Gran Bretagna per 12 giorni. Tantissime persone hanno reso l'estremo saluto al catafalco della regina Madre nel 2002, e anche il corpo della Regina dovrebbe essere collocato nel Palazzo di Westminster fino al funerale, sì da permettere alle persone di renderle omaggio. La Union Jack sarà a mezz'asta nel Regno Unito e nel resto del mondo, come anche saranno disponibili registri per le condoglianze nelle varie ambasciate.

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Il catafalco per la Regina Madre nel Palazzo di Westminster nell\'aprile 2002.

Funerali della regina

A detta di Juror si tratterà di un «evento straordinario». In quanto monarca, alla Regina sarà tributato un funerale di Stato, che dovrebbe essere celebrato 12 giorni dopo la sua morte. Il servizio sarà guidato dall'Arcivescovo di Canterbury, che è il capo dei vescovi della Chiesa d'Inghilterra, e si terrà nell'Abbazia di Westminster o nella Cattedrale di San Paolo, e, verosimilmente, ci sarà un'imponente presenza da tutto il mondo. Al pari di suo padre, di sua madre e di molti reali prima di lei, è probabile che la Regina verrà sepolta nella Cappella di San Giorgio del Castello di Windsor.

I media

A seconda del momento in cui avverrà, è quasi certo che la notizia della morte della regina verrà annunciata immediatamente. Nel caso in cui morisse di notte, l'annuncio potrebbe essere dato il mattino seguente. La Bbc sospenderà tutta la programmazione pianificata e fornirà una dettagliata copertura della notizia, che prevede, tra l'altro, la trasmissione dell'inno nazionale mentre viene mandata sugli schermi l'immagine della Regina. Le varie fiction saranno sospese fino a funerale avvenuto.

Successione e Incoronazione

Il trono britannico non è mai vacante, motivo per cui il principe Carlo, primogenito della regina, diventerà automaticamente re. «Si è preparato per tutta la vita», ha spiegato Juror. «Quest'anno compirà 69 anni, per cui è rassicurante sapere che ci sarà un volto familiare che succederà alla Regina».

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Il principe Carlo e la Regina a Dorset, Inghilterra, nell\'ottobre 2016.

Se è indubbio che l'erede è pronto per salire al trono, non c'è una data fissata per la sua incoronazione. «Non si tratta di una negligenza», spiega il Telegraph. «C'è un qualcosa di cattivo gusto nell'organizzare anche questo con anticipo. Si corre il rischio che i piani stabiliti potrebbero cambiare, anche per cause di forza maggiore». C'è stato un gap di 16 mesi tra la morte di re Giorgio VI e l'incoronazione della Regina nel 1953: con tutto il mondo che sta a guardare, non dovrà esserci alcuna possibilità di sbagliare. «Il prezzo da pagare per degli errori potrebbe essere molto alto», chiosa il giornale.

Naturalmente, la salita al trono di Carlo porterebbe con sé diversi cambiamenti. In Gran Bretagna l'inno nazionale muterà in «God save the King», ci sarà l'emissione di nuovi francobolli, banconote e monete con la sua effigie. Le nazioni del Commonwealth, inoltre, dovrebbero accoglierlo. Sebbene il Principe di Galles non erediterà automaticamente dalla Regina la responsabilità di capo del Commonwealth, la Bbc ritiene che questo possa accadere in maniera pacifica.

Una cosa è certa: l'erede al trono ha un ottimo esempio da seguire.

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