Bob Dylan e Patti Smith, due leggende della musica protagoniste della cerimonia dei Nobel 2016 a Stoccolma. Un momento che sa di emozione, di storia e di poesia nella musica, che quella stessa musica che al cantautore è valsa il Premio Nobel per la Letteratura, il primo assegnato a un musicista. E di interpretazioni che vanno al di là del tempo e delle parole che prendono il nome di quelle che Lucio Battisti definirebbe emozioni. A portarle sul palco del teatro dei Nobel, Patti Smith con l'insicurezza che solo ai più grandi artisti è concesso di avere, per omaggiare l'amico Bob Dylan. E si interrompe più di una volta, commuovendosi. Non negando il suo caos interiore sulle note di A hard rain's a-gonna fall, una canzone del menestrello non qualunque. E il pubblico capisce, si emoziona con la standing ovation doverosa.

Patti Smith si commuove sul palco del Teatro dei Nobel.pinterest
Getty Images
Patti Smith si commuove sul palco del Teatro dei Nobel.

Il video dell'esibizione di Patti Smith ai Nobel 2016

youtubeView full post on Youtube

Perché la scelta di A hard rain's a-gonna fall?

Lo spiega Patti Smith: «Perché combina la sua maestria di linguaggio alla Rimbaud con una profonda comprensione delle motivazioni che stanno dietro la sofferenza e la resilienza umana.

I ringraziamenti di Bob Dylan

Bob Dylan non è stato fisicamente presente a Stoccolma per impegni precedentemente presi, ma ha voluto comunque ringraziare con un biglietto letto dall'ambasciatore Usa a Stoccolma, Azita Raji. «Se qualcuno un giorno mi avesse detto che avrei avuto anche la minima chance di vincere il Nobel avrei pensato che sarebbe stato strano come andare sulla luna. Mai mi sarei aspettato di ricevere il prestigioso riconoscimento». E sulla polemica che il Premio Nobel per la Letteratura non sia andato a uno scrittore, il musicista ha dichiarato: «Quando Shakespeare ha scritto Amleto probabilmente pensava a quali attori scegliere e dove trovare un teschio. Sono sicuro che l'ultima cosa a cui pensava è: Ma è questa letteratura? Neanch'io ho avuto mai una volta nella vita tempo per pensare se le mie canzoni fossero letteratura».