«Non sono un uomo violento». Johnny Depp interrompe per la prima volta il silenzio sul suo burrascosco (e violento) divorzio da Amber Heard e sceglie di farlo con parole precise: «Non sono un uomo violento». Appunto. Forse l'accusa più grave. Forse la nube più scusa (e oscura) e difficile da spazzare via che da anni campeggia sopra la sua testa, sulla sua vita e sulla sua carriera. Quando le storie d'amore finiscono, che si tratti di celeb di Hollywood o del nostro vicino di casa, bisognerebbe sentire entrambe le versioni, che Brad Pitt e Angelina Jolie ci avranno pur insegnato qualcosa. Quando però emergono verbali della polizia con tanto denunce di violenza domestica. Quando vengono pubblicate foto di volti tumefatti. Quando a ogni apparizione pubblica ci si mostra sempre più confusi e lontani dall'immaginario collettivo. Quando i tuoi avvocati sono costretti mezzo stampa a dirti che devi credergli quando ti dicono che stai spendendo troppo, stai spendendo tutto. Allora, caro Johnny Depp, il rischio è che ci si dimentichi di chiederti come sono andate le cose dal tuo punto di vista. Che ci si accontenti del tuo primo e timido "no comment" per evitare domande apparentemente scomode ma che ti avrebbero dato la possibilità di dire la tua versione dei fatti. Che i tribunali fanno il suo corso ma anche il gossip dovrebbe farlo.

Divorzio Johnny Depp e Amber Heard, l'attore parla della fine del suo matrimoniopinterest
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Così da quando il matrimonio tra Johnny Depp e Amber Heard è finito in divorzio nel gennaio 2017 abbiamo assistito inermi, e ignari, alla débâcle fisica e emotiva di Johnny Depp e oggi che torna a parlare in un'intervista a GQ ci troviamo spaesati quando capiamo che non ti sei sentito capito e tendiamo a non crederti, ancora, quando dici che sei vittima del sistema. Secondo il racconto di Johnny Depp sarebbero infatti stati "gli uomini del potere di Hollywood" a cercare di farlo tacere sulla vicenda. Una teoria della cospirazione che di fatto avrebbe infangato la sua reputazione, accusandolo di violenza domestica, che secondo Depp non ci sarebbe stata («Quando litigammo ero a oltre 7 metri di distanza da lei, come potevo colpirla?. La polizia non vide segni sul volto e lei rifiutò di farsi visitare da un paramedico»), e senza dargli la possibilità di difendersi. «Ho vissuto una situazione al limite dell’assurdo. La cosa che mi fa più male è essere presentato come qualcuno che non sei e che è il più lontano possibile da ciò che sono. Far male a qualcuno che ami, come una specie di bullo? No, non potevo essere io. La gente mi guardava in modo diverso per via delle accuse. Sono stato dipinto come una bestia e poi sono cominciate ad uscire affermazioni come: 'È pazzo, ha bisogno di fare un test per la sanità mentale... . Un giorno la mia reputazione verrà ripristinata, io conosco la verità e la verità verrà fuori prima o poi.». Signore e signori, la versione di La versione di Johnny (Depp). Finalmente.