In un futuro dispotico e voyeristico, delle coppie di fidanzati di più o meno lunga data, decidono di mettere alla prova il loro amore naufragando su un'isola dove li aspettano dei mitomani che si credono tentatori o tentatrici in grado di sedurli davanti a delle telecamere. Ecco, a me la sinossi di Temptation Island (programma per il quale, giuro, ho sentito serie professioniste dire: "avevo prenotato le ferite, ma poi ho saputo che parte TIV, quindi le devo spostare") mi è sempre sembrata degna di una puntata di Black Mirror, e invece, alla gran faccia di chi lo snobba o fine di snobbarlo, il reality show, in questi giorni in onda nella sua versione "vip" sta facendo uno sfacelo di ascolti, tanto che c'è ovunque profusione di analisi antropologiche intorno al fenomeno. Perché piace così tanto, si chiedono con tormento gli intellettuali? Forse perché, da Adamo ed Eva in poi, la tematica ha quasi sempre destato un certo grado di interesse, azzardiamo. O, più banalmente, perché gioca sull'altrettanto sgamabile meccanismo per il quale ci piace guardare la tele e sentirci migliori (più colti, ben educati, raffinati) di chi sta dentro al piccolo schermo.

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Ma qui non si vogliono indagare le ragioni di un successo annunciato (che, se proprio vogliamo trovare una notizia, ha semmai riportato a una degna vita televisiva la Super Simo che fino a l'altro ieri si districava malamente tra stalle e contadini), quanto piuttosto segnalare fino a che punto Valeria Marini stia uscendo, per l'ennesima volta dentro alla cornice di un reality show che è senza dubbio il suo contenitore perfetto, benissimo dal format. E non perché sia la fidanzata ideale, ma proprio per il motivo opposto: che di quel Patrick Baldassari che, in teoria ma c'è chi dubita, da sei mesi sarebbe al suo fianco non sa proprio più che farsene. E certo non glielo nasconde, tant'è che mentre lei gioca, magna e se la spassa, lui impazzisce, mentre a casa il pubblico fa la ola. Insomma, Valeriona, anche se a oggi è una donna matura, scalpita come una teen ager, si lagna dell'indole molle del compagno, e, soprattutto, flirta senza pietà con un tale Ivan con cui discorre fluentemente in spagnolo, "che il modo migliore di conoscere una lingua è con uno uomo".

Il Valeria-pensiero è presto riassumibile da lei stessa, in questa frase lapidaria pronunciata alla fine della scorsa puntata: "Questo rapporto mi sta uccidendo. È arrivato il momento di cambiare: ho inseguito sempre il rapporto con il mio papà senza mai trovarlo. L'amore ti deve far stare bene, se ti dà insicurezza è meglio allontanarlo. Voglio vivere la felicità, me lo merito, o devo stare la vita a sognare?". E c'è chi ancora si domanda il perché del successo di questo programma?