In tutta onestà, l'intervista in esclusiva mondiale, andata in onda domenica 23 settembre all'interno del programma di La7 Non è l'Arena, condotta da Massimo Giletti a Jimmy Bennett è stata tutt'altro che perfetta. Tante le cose che si sarebbero potute rimproverare, sia all'intervistatore che all'intervistato (che, come vi avevamo già raccontato, accusa Asia Argento di aver abusato sessualmente di lui nel 2013, quando era ancora 17enne). Da quel lunghissimo prologo assai poco interessante sulla carriera cinematografica (sconosciuta ai più) del 20enne americano, con tanto di richiesta di "aneddoti con attori famosi, per esempio Harrison Ford" (e quello che doveva essere un racconto spiritoso si è mestamente afflosciato attorno alla scarsa verve del ragazzo ma ancor più del traduttore), fino all'insistenza tanto pruriginoso quanto inefficiente di Giletti attorno al fatto che gli fosse difficile credere che quello raccontato possa essere uno stupro, perché un maschio durante il rapporto deve essere parte attiva. E quindi, secondo la logica del padrone di casa del talk show, consenziente. Queste, era altre pecche ancora, come la già citata non eccellenza del traduttore, hanno reso l'intervista in parte insoddisfacente. Ma qui non vogliamo discutere, almeno ora, di questo. La cosa che, invece, ci sta particolarmente a cuore additare come no sense, sono i tantissimi commenti, degni del peggior bullo del quartierino, apparsi in rete riguardo all'aspetto di Bennett. Qualcosa di davvero violento e disgustoso che, però, sta passando quasi del tutto inosservato.

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Quello che da queste parti ci si domanda, di fronte a una vera e propria shitstorm non basata sui fatti dal ragazzo raccontati, ma da come è o non è la sua faccia o i suoi capelli o la sua statura, è: ma il bodyshaming è deprecabile sono se rivolto alle amiche di Chiara Ferragni, tacciate di essere "rotonde"o, come dice la Ferragni stessa, "is for loser", aggiungiamo noi "always"?

Che cosa c'è di diverso, stavolta, che renderebbe in qualche modo giustificabile prendere in giro o peggio Bennett? Che cosa c'è di edificante nello sfottere un 20enne che si è presentato in uno studio televisivo, con zero persone nel pubblico disposte a credergli (e l'applauso scattato quando Giletti ha detto, a proposito di una foto che ritraeva Argento e Bennett insieme a letto dopo il rapporto, che "quella, mi perdoni, non sembra la faccia di uno che ha subìto un trauma", ne è stata la rappresentazione più palese), per raccontare un fattaccio, che, comunque la si voglia vedere, secondo la legge californiana è stato commesso un reato? Insomma: qual è il criterio secondo il quale Jimmy Bennett può essere bullizzato in rete? Ecco, a questo la trasmissione che lo ha voluto così ardentemente, per poi trattarlo come un povero ciarlatano, dovrebbe rispondere.