Il risultato di un weekend a casa con 35° fuori e 38 segnati sul termometro è che finisci per sapere tutto di tutti: alla faccia delle maratone Netflix, Instagram ragazzi regala meraviglie (nel caso non lo sapeste buuhhhaaa). Meraviglie tipo la foto di Elisabetta Franchi il cui viso è un continuum con quello di Madonna, foularino in testa, chili di mascara, pelle diafana e collane dorate stile Madonna di Pompei. Altro che fashion clones qui si tratta di gemelle separate alla nascita, di genialità (mai) sprecata, di simpatia alle stelle. E via di nuove ossessioni.

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Come di fatto Stefano Gabbana, per citare uno che tra post e commenti al vetriolo mezzo social non si ferma un attimo, anche Elisabetta Franchi usa il profilo aziendale della maison come suo profilo Instagram personale. E via di selfie, stories di famiglia, lavoro ok, ma quasi a margine. Lei e il suo bel faccione dal mattino appena sveglia a notte inoltrata, con marito, figli, da sola. Una personalizzazione e personificazione della label che è sua, "per carità", che è a sua immagine e somiglianza, "sacrosanto", che la rispecchia, "vero ma". E se da una parte dai social ci aspettiamo verità, tanto che quando è tutto in posa alla fine ci stanchiamo, è umano chiedersi se sia saggio mostrarsi così senza filtri quanto meno dal punto di vista istituzionale e/o strategico? E se la risposta davanti alla macchinetta del caffè di redazione potrebbe essere no, o al massimo nì, "regaliamole un social media manager, e in fretta", i numeri in realtà non danno ragione a noi, bensì a lei. Seguita da più di 1 milione di Follower la sua pagina Instagram è uno spasso e se le foto posate delle campagne, gli scatti da red carpet e le immagini istituzionali vanno bene, sono in linea con quanto ci si aspetta da un brand di moda e collezionano qualche migliaia di cuoricini è il lifestyle legato a Elisabetta Franchi, che poi si traduce in Elisabetta Franchi com'è, come vive, cosa fa, che vola e fa volare. Numeri alla mano.

Le 50enni famose, e non, su Instagram spaccano. Sarà che è un social facile e genuino, che non hai bisogno di avere la mano alla Selvaggia Lucarelli per farti retwittare né devi saperti fare spazio tra le sempre nuove regole di Facebook, che fanno cascare le braccia anche ai 20enni, né ti serve essere Giovanni Gastel, o meglio sarebbe meglio ma si sa come lui, pochi. Su Instagram scatti e posti, che se ti vuoi applicare con gli hashtag puoi, vedi Marina Di Guardo, ma puoi francamente anche farne a meno. E in un attimo hai fatto. E in un attimo ti sei fatta prendere la mano. Succede.

Lo sa bene Madonna che ancora non ha ben capito quando è bene fermarsi, "ieri" simbolicamente per dire. Lo sa bene Julia Roberts che preferisce postare solo foto inattaccabili (e dunque bellissime) "ma sei davvero così perfetta Jules o vuoi semplicemente essere inattaccabile, appunto?" (ci riesci benissimo, è). Lo sa bene Rita Rusić che se ne sbatte e si fa selfie allo specchio e non parliamone nemmeno. Succede. Ma che fare? Prendere quello che si ha e celebrarlo, che la vita (dei saggi quanto meno) si vive oggi. E se volete e/o vogliamo commentare si può fare ma rosicare no, che è super démodé. Go Elisabetta Franchi Go (io delle tue stories non posso più fare a meno, nel caso te lo stessi chiedendo).