Il suo quarto lavoro da regista, Valeria Bruni Tedeschi lo definisce come una autobiografia immaginaria, anche se in effetti Les Estivants ( I villeggianti ) diventa gradualmente la cornice reale e tangibile del mondo che ama e la circonda, "un grande circo", dice l’interprete straordinaria de La Pazza Gioia. Nella casa delle vacanze si alternano così le persone più vicine, la figlia, la madre, la zia, la sorella (qui interpretata da Valeria Golino), il partner, gli amici di famiglia, e tutti si ritrovano al tavolo, in giardino, piangono, ridono, cantano, intrecciando memorie, convivialità, musica, cibo e amore, soprattutto.

Lo stesso sentimento che Valeria Bruni Tedeschi decide di coltivare ancora una volta attraverso un ritratto, in cui poter sprigionare la sua energia trascinante e umorale, amata, forse incompresa, e da lì narrare un microcosmo di volti, senza pregiudizi, divisioni, benestanti, servitù, tutti insieme. "Penso di essere fortunata, le persone intorno a me che mi amano, sanno capire ciò che fanno. Il lavoro è la vita, il mio pianeta dove adoro andare ogni giorno, così nel rapporto con mia madre, diverso quando siamo sul set, tutto questo è una grande ricchezza. Non mi piace essere scelta solo in quanto donna però, mi vergognerei come artista, negli altri professionali campi le quote invece sono molto giuste. Vorrei essere amata certo, soprattutto dagli uomini, un po’ di più sarebbe meglio."

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E se la pellicola è la sua occasione di giocare con il cinema, il cast è il complice ironico, corale divertente, fuori dalla righe, rigoroso, talvolta sorprendente. E Carla Bruni? "Lei non vuole fare l’attrice, è successo con Woody Allen in Midnight in Paris, con me non le piace, glielo chiedo quasi come rituale famigliare (ride, ndr). Il fatto è che senza Valeria Golino non lo avrei immaginato, fa parte delle attrici insostituibili, qui volevo che mia sorella fosse totalmente organica con la famiglia, avevo però bisogno di una bellezza che fosse mitica, piena anche di malinconia, autoironia."

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E alla fine una protagonista vera emerge, sua figlia Celine, adottata insieme all’ex compagno Louis Garrel. "È stato semplice coinvolgerla, prendere la sua verità, lasciarla però libera, e sono stata molto impressionata al montaggio, ero allibita dalla sua potenza, non lo avevo capito. C’è sembrato che fosse l’unico personaggio adulto del film."