Da una parte la stilosa Melania (Trump). Dall'altra l'affascinante e inappuntabile Ivanka (Trump). Tiffany Trump tra l'incudine e il martello (mediatico). Ecco che alla sua matrigna viene vivisezionata ogni mossa e ogni sua espressione sembra nascondere un segreto di Stato e la sorellastra è in prima pagina un giorno sì e l'altro pure (le ultime news riguardano la chiusura della sua omonima azienda di abbigliamento e accessori ndr). Persino l'altezza del piccolo Barron Trump ha avuto più trafiletti sulle testate worldwide della sua (prima) laurea all'University of Pennsylvania. In pratica, Tiffany la figlia 24enne del Presidente degli Stati Uniti, si può concedere una vacanza savauge a Mykonos in compagnia di Lindsay Lohan ed essere filata giusto da Page Six. E della sua foto su Instagram sulla spiaggia con stacco di coscia in bella vista in cui annuncia il suo ritorno sui banchi di scuola della Georgetown (per il suo secondo anno di scuola di legge ndr) non ne ha parlato praticamente nessuno.

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Cresciuta lontano dai riflettori per volontà di mamma Marla Maples (attrice americana dal 1993 al 1999 moglie di Donald Trump), anche adesso, nel difficile ruolo di first daughter, Tiffany continua la sua vita nel semi-anonimato e non è detto che questo sia davvero un minus, anzi. Meno grane e qualche trasgressione in più (senza finire in prima pagina). Papà Donald Trump non ci tiene ad averla in prima fila nella sua battaglia politica e di conseguenza i media sembrano snobbarla. Eppure ha tutto quello che si potrebbe chiedere alla figlia di Mr President. Per capirci, non è Chelsea Clinton ai tempi del mandato di papà Bill con capelli crespi e apparecchio ai denti. Tiffany Trump è biondissima, occhi color del cielo e curve al posto giusto. Eppure. Eppure non è Ivanka. Che avrebbe potuto fare la modella in un'altra vita e che ha un marito perfetto e tre figli perfetti. Eppure non è Melania che riesce a catturare l'attenzione dei media con un blazer.

Tiffany Ariana Trump nasce il 13 ottobre 1993, un nome imposto in onore dell’azienda di gioielli adiacente alla Trump Tower, sulla Fifth Avenue, e di cui Trump aveva comprato gli air right (diritto di costruire in altezza) per cinque milioni di dollari. Cresciuta nell'anonimato in California, Tiffany è apparsa sulla scena solo di recente, dopo la laurea (esami in sociologia e urbanistica) e giusto per aiutare a fortificare l'immagine di famiglia cuore (allargata) e di padre modello di Donald Trump, fondamentale per la campagna elettorale del tycoon (anche se alla cerimonia di insediamento del padre alla Casa Bianca si è meritata solo una misera terza fila). L'(ex?) fidanzato Ross Mechanic, un democratico schierato per Hillary Clinton, incontrato al college tre anni fa sembra essere desaparecido dai canali social e papà Donald può tirare un sospiro di sollievo.

Tiffany, la figlia di cui non si sapeva nulla e che avrebbe avuto le carte in regola per essere dipinta come la Cenerentola cresciuta in California mentre la sua sorellastra se la spassava a NYC coccolata da papà (e dal suo patrimonio). Tiffany che non ha fatto i conti con la realtà, che a volte supera la fantasia: la sua Genoveffa (e la sua matrigna) è over the top e la scarpetta di cristallo le calza alla perfezione.