Il Festival del Cinema di Cannes le porta decisamente bene, visto che sulla Croisette ha ottenuto due premi di grande prestigio. Alice Rohrwacher nella cittadina francese amata da vip, cineasti e divi si era già aggiudicata nel 2014 il Gran Prix Speciale della giuria per Le Meraviglie. Quattro anni dopo si è superata. Già, perché Alice Rohrwacher a Cannes 2018 ha vinto addirittura il premio per la migliore sceneggiatura per il suo ultimo film, Lazzaro Felice. Un film italiano che fa spellare le mani ai francesi per gli applausi: che soddisfazione!

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Le sorelle Alice e Alba Rohrwacher.

La biografia di Alice Rohrwacher

La Rohrwacher è nata a Fiesole, presso Firenze, il 29 dicembre 1981. Il cognome è tedesco, paese d'origine del padre Reinhard. Italianissima invece la mamma, Annalisa Giulietti. Sua sorella è l'attrice Alba Rohrwacher, di due anni più grande. Da bambina Alice è cresciuta in campagna, a Castel Giorgio, in provincia di Terni, ma al confine con la Toscana e il Lazio. Qui erano le radici del ramo materno della sua famiglia e qui papà Reinhard aveva impiantato la sua attività di apicultore, che negli anni si è trasformata nella cura di un avviato agriturismo. In questo luogo tranquillo e isolato Alice i film ha iniziato a immaginarli nella sua mente. Dotata di una eccezionale creatività, ha sempre sognato di diventare regista e di lavorare nel cinema. E la sua vita è stata una costante ricerca di perfezionamento in questo settore, che l'ha portata a frequentare un master a Lisbona sulla sceneggiatura e il linguaggio dei documentari dopo la laurea in Lettere e Filosofia conseguita all'Università di Torino.

Il suo debutto nel mondo del cinema nel 2005, quando ha partecipato da montatrice, direttrice della fotografia e sceneggiatrice alla realizzazione di un documentario firmato da Pierpaolo Giarolo dal titolo Un piccolo spettacolo. Un anno dopo ha esordito alla regia in un episodio - La Fiumara - di un documentario collettivo, Checosamanca, poi è stata ancora aiuto regista di Giarolo in Tradurre e ha lavorato come montatrice in altre produzioni: Boygo, In tempo, ma rubato e Residuo fisso.

Una lunga gavetta, fino al primo film integralmente griffato Alice Rohrwacher: Corpo celeste. In gara nella Quinzaine des realisateurs del Festival di Cannes 2011, ha ottenuto il Nastro d'Argento (manco a dirlo) come miglior regista esordiente. Tre anni dopo Le meraviglie di Alice Rohrwacher, girato con la sorella Alba, Maria Alexandra Lungo, Sam Louwyck, Sabine Timoteo e la partecipazione di Monica Bellucci, avrebbe ottenuto – come accennato in precedenza – il Gran Prix speciale della giuria e sempre nel 2014 ha preso parte a un altro documentario collettivo, 9x10 Novanta, presentato al Festival di Venezia, firmando l'episodio intitolato La canzone.

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Lazzaro felice

Nel 2018, poi, l'apoteosi: il premio alla miglior sceneggiatura per il suo Lazzaro, storia di un giovane contadino che stringe un'intensa amicizia con il figlio della marchesa per cui è alle dipendenze. Una pellicola in cui ha figurato ancora la sorella Alba, Adriano Tardiolo nelle vesti del giovane contadino e Nicoletta Braschi, moglie di Roberto Benigni, in quelle della marchesa. Quella di Alice Rohrwacher è filmografia al momento breve ma di eccezionale qualità, un repertorio che certamente si arricchirà nei prossimi anni con altri capolavori.

E la vita privata?

Alice Rohrwacher il fidanzato ce l'ha? È reduce da storie importanti? Sogna una famiglia con tanti bambini? Tutte domande per ora senza risposta. La talentuosa regista e sceneggiatrice, infatti, è gelosissima della sua sfera personale e anzi in varie circostanze ha bacchettato pubblicamente i giornali “per donne” che si soffermano soltanto su questioni “leggere” e poco significative, trascurando gli aspetti realmente importanti.

Sarà per questo motivo che la sua vita sui social è praticamente assente. Ha registrato infatti un account su Twitter (@alicerohrwacher) a maggio 2014, dopo il primo exploit a Cannes, ma non ha mai twittato. Nessun profilo personale per Alice Rohrwacher su Facebook e neppure su Instagram: per lei parlano i suoi film.