Da quando è arrivato a Grey's Anatomy, siamo tutti un po' più fieri di essere italiani. Giacomo Gianniotti è infatti il miglior rappresentante che si potesse desiderare: statuario e di una bellezza abbacinante, ha incantato colleghi e fan con il suo dr. Andrew De Luca (tant'è vero che Shonda Rhimes, incline alle morti shock, non ha ancora fatto fuori il personaggio...). E poco importa se, tecnicamente, l'attore è italocanadese o, come ammette il diretto interessato, non ha "una fisicità italiana". Per noi resta il simbolo perfetto dell'Italia.

Come è stato l'impatto con il set di Grey's anatomy?

Il dr. De Luca è il mio primo ruolo da protagonista: ancora adesso, quando ci penso, non mi sembra vero. Per farmi forza mi ripeto che, se mi hanno chiamato, i produttori avranno visto qualcosa in me, quindi posso farcela. La difficoltà maggiore resta la terminologia scientifica: ogni volta penso di essermi imbattuto nel tecnicismo più difficile da pronunciare, per poi venire smentito il giorno dopo.

E a ipocondria, come stiamo?

Più sai più hai paura... è inevitabilmente aumentata! (ride, ndr)

Il mercato americano è effettivamente più meritocratico, come si va dicendo?

In parte sì. Alcune dinamiche sono presenti in tutto il mondo: i "figli di", per esempio, sono ovunque e avere le giuste conoscenze può aiutare, in Italia come in Usa. Tuttavia trovo che in America ci sia un livello di meritocrazia più alto rispetto alla media quindi qui, se lavori a testa bassa e hai talento, prima o poi arriva la tua occasione.

Come immagina il suo post Grey's anatomy?

Mi piacerebbe interpretare un personaggio cattivissimo e folle: mi danno sempre la parte del bravo ragazzo, quello del "non si preoccupi, signora, le riporto sua figlia a casa presto". Invece io sogno di recitare il ruolo del pazzo malato: è da un po' che non muovo quei muscoli... Mi piacerebbe anche tornare a teatro, dove la mia carriera è iniziata.

Alcuni ex volti di Grey's anatomy, come Sandra Oh, contestavano una disparità di compensi. Vale solo per le donne oppure anche agli stranieri è applicato un trattamento differente?

In Usa sono considerato canadese, più che italiano. Essendo il dollaro più forte, sanno che in Canada percepiamo cachet inferiori e può succedere che qualcuno se ne approfitti un po'....

Attraverso le sue serie tv, Shonda Rhimes si è fatta spesso portavoce di battaglie politiche e culturali. C'è un messaggio che lei condivide in maniera particolare?

La denuncia della brutalità delle forze dell'ordine. Nella 14esima stagione, il caso di puntata era un ragazzo di colore che era stato picchiato da un poliziotto perché stava entrando in una casa dalla finestra. Il poverino aveva semplicemente perso le chiavi ma il suo gesto è stato subito frainteso: la polizia non ha chiesto spiegazioni. L'ha picchiato e basta.

Lei ha lavorato in Italia all'epoca del governo Berlusconi e ora, in America, si ritrova sotto Donal Trump. Si sente come se fosse passato dalla padella alla brace?

Guardi, ogni giorno mi viene la depressione a leggere il giornale. Si respira una grande tensione nell'aria... Quando incontro una persona, provo a immaginare quanto tempo ci impiegherà prima di chiedermi di Trump... E' un tema caldo, che interroga tutti.