«Tu sei una Balti, e a un certo punto, nella vita, ti verrà il culone». La profezia (nefasta) di mamma Mariabice non si è avverata. Perché la figlia Bianca Balti a 34 anni è flawless praticamente da quando ha detto la sua prima parola («scarpe»?), molte primavere prima di torreggiare sui cartelloni pubblicitari di mezzo mondo come volto delle più grandi griffe di moda. Anche dopo le due gravidanze con forme leggermente più generose e concilianti era di una bellezza disarmante. Curve a cui ha dovuto dire addio solo per contratto («certo, per il lavoro dovrò presto tornare in forma ma per me stessa, e per il mio compagno, mi sento bene così», aveva detto pochi giorni dopo la nascita di Mia, 3 anni ndr), a cui si era affezionata (e noi con lei). Perché Bianca Balti è la top italiana più famosa del mondo e non si discute. Questione di sex appeal, di charme, di fortuna, di dna. Basta guardare la figlia Matilde per capire che il pedigree Balti è una garanzia (e la mamma si sbagliava).

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Matilde Lucidi a 11 anni ha tutte le carte in regola per diventare un Angelo di Victoria's Secret (tasto dolente per mamma Bianca) e non a caso dall'anno scorso è stata arruolata dalla stessa model agency di mammà, la Brave Models Managenent, dopo essere apparsa in più di un'occasione nelle campagne pubblicitarie e alle sfilate dei suoi zii putativi Domenico (Dolce) e Stefano (Gabbana). La carnagione di porcellana, le gambe da catwalker lunghe e slanciate fino all'infinito e un paio di occhi da cerbiatto (questi ereditati da papà Christian Lucidi) sono il suo biglietto di sola andata per l'Olimpo fashion. Longilinea e con un viso da pubblicità, Maty non è ancora un'adolescente ma non vediamo l'ora di vederla sbocciare, perché i presupposti ci sono tutti, e da grande molto probabilmente sarà ancora più chiaramente la fotocopia di mamma Bianca.

Bellissime in costume nero come due gocce d'acqua, in una foto del reportage su Instagram del loro viaggio (da single per Bianca dopo l'addio a Matthew McRae ndr) alla Thelma e Louise in Giappone (con Mia al seguito), una vacanza tra donne e complicità perché «la vita è bella».