Nicole Mary Kidman, attrice e produttrice, nonostante abbia vinto un Oscar (The Hours), 5 Golden Globe (inclusa serie tv Big Little Lies e Moulin Rouge), un BAFTA, un Orso D’argento Berlino, due Emmy, ce la ricordiamo come attrice mai doma, sempre alla ricerca di ruoli e sensazioni nuove, anche a costo di ricevere critiche dagli addetti ai lavori. Da menzionare film indie austrliani come Ore 10 Calma Piatta e Flirting, i film con l’ex marito Tom Cruise, i capolavori Ritorno a Cold Mountain, Australia, Ritratto di Signora, Da Morire, Lion, due musical Moulin Rouge e Nine. La rivedremo nel suo ultimo Il Sacrificio del Cervo Sacro (in Italia dal 28 Giugno) miglior sceneggiatura a Cannes 2018 del greco Yorgos Lanthimos (con Colin Farrell) e nel prossimo indie How To talk To girls at Parties. Per capire di più di cosa tratti il film di Lanthimos e che tipo di personaggio sia il suo, le abbiamo posto qualche domanda.

Che ruolo ricopre in questo film?

Sono un’oculista, sposata con un cardiochirurgo, due figli... tutto normale finché a casa arriva un ragazzino giovane e molto strano, e succedono diverse cose che ci permettono di esplorare alcune zone oscure dell’animo umano, capire il sacrificio di un figlio per una madre. È un tema attuale, vista la situazione in America della separazione politica fra madri e figli.

Una performance forte, completa, totale, coinvolgente.

È l’unico modo che conosco per calarmi nel personaggio, dare sempre il 100%, farmi prendere e lasciarmi coinvolgere totalmente, anche e sopratutto quando la sceneggiatura richiede scene forti, di nudo o di comportamenti non in sintonia con la normalità, come ho fatto in The PaperBoy o in Eyes Wide Shut. In quei momenti non provo alcuna sensazione di intimità, sono emozioni che “provo” e che il mio personaggio deve trasmettere.

#metoo, #payequality, #standup…quale altra causa vorrebbe promuovere?

Quello della violenza domestica, che e’ un problema diffuso enormemente in tutto il mondo. Lavoro per le Nazione Unite Donne da 11 anni, ho imparato tantissime cose sulla violenza domestica e sulla violenza contro le donne in termine di crimini di guerra. Sono stata in Serbia, in Africa, in posti dove le guerre si riversano inevitabilmente sulle donne e più ne parliamo, più spargiamo il messaggio, prima cancelliamo questo problema dall'umanità.

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Sappiamo che sta girando la seconda stagione di BigLittle Lies.

Sì, verissimo, e con lo stesso cast della prima stagione ma con l’aggiunta di Meryl Streep, la magnifica. Parlando da produttrici, io e Reese (Whiterspon) abbiamo lavorato tantissimo per creare un set pieno di donne, dove creatività, rispetto e amore regnano sovrani. Zero gelosie, zero divismo.

Prossimo impegno cinematografico?

Sarò la regina Atlanna nel prossimo Aquaman.

Mai dimenticarsi di…?

Di chi si è e da dove si viene. Ho da sempre una relazione fortissima con quello che ho, quello che desidero avere e quello che ho perso. Per me, rimanere ancorata alla realtà è anche di fatto una connessione emotiva con i miei genitori, visto che papà e mamma lavoravano tantissimo, e a volte i soldi non bastavano. Quando facevo qualcosa di buono o mi volevano riconoscere un merito, papà mi dava una cow tag (un'etichetta che le mucche della fattoria portavano al collo) che di base era una promessa per qualcosa che desideravo. Devo dire che le ho tenute fra i miei averi.

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Un complimento sbucato dal nulla che l'ha fatta sorridere?

Una volta mi riportarono le parole di Pasquale Fabrizio, aka Il Ciabattino delle Star, perché oltre a fare scarpe per i film, tanti di noi, attori e attrici, gli portiamo le scarpe da riparare… e lui ha detto che ho dei "piedi vellutati, con un arco perfetto, pollice snello, slanciato, nato apposta per calzare una scarpa aperta". Se lo dice lui.

In tema moda, il suo negozio vintage preferito?

A Los Angeles senza dubbio, si chiama Decades+DecadesTwo, a Melrose Avenue, è il negozio di vintage haute couture per eccellenza. Tutti hanno provato a imitarlo, ma loro hanno dei pezzi introvabili, abiti di Courrèges, Holly Harp, Emilio Pucci, Ossie Clark.