La vita di Naike Rivelli è stravolta. E in questo caso sesso tantrico, le foto nuda, la bancarotta, gli eccessi e la normalità trovata e ricercata in un equilibrio interiore, seppur tutto suo, non c'entrano niente. A portare scompiglio in casa Rivelli Muti questa volta sarebbe un test di paternità. A rivelare la notizia non sono state le dirette interessate, Naike Rivelli e Ornella Muti, bensì Paola Perego ai microfoni del Messaggero. «Naike Rivelli ha scoperto da poco, grazie a un esame del Dna fatto prima in Spagna e poi ripetuto in Italia, che l’uomo che ha sempre chiamato papà non è suo padre» ha detto la Perego in un'intervista in occasione del lancio del suo nuovo programma - Non disturbate - concludendo «Ora Naike non sa di chi sia figlia: sua madre, Ornella Muti, non ha saputo darle una risposta». Il motivo per cui a parlare sia stata la conduttrice e non le protagoniste di questa storia ancora non si sa ma difficile credere che non arriveranno presto delucidazioni di sorta. Sì perché, stando a queste rivelazioni, Josè Luis Bermudez de Castro, compagno di Ornella Muti alla nascita di Naike Rivelli, non sarebbe il reale papà di Naike e a rincarare la dose, qualora ce ne fosse bosogno, c'è che mancherebbero i dettagli sul padre biologico dell'attrice. E di cose da dire ce ne sarebbero. Uno shock certo ma che si ridimensiona sapendo che per la figlia di Ornella Muti, Bermudez non è mai stato una figura di riferimento, tanto che non ha mai voluto riconoscerla, come invece si è dimostrato essere negli anni Federico Fachinetti, marito di Ornella Muti dal 1988 al 1996, nonché papà di Andrea Fachinetti il fratellastro di Naike a cui lei è legatissima.

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È proprio vero che a volte la realtà supera la fantasia. Cosa fare se scopri che il tuo papà biologico non è quello che hai sempre pensato? Scomporsi o credere che in ogni caso sarebbe andata allo stesso modo? Com'è scoprire quello che non avresti mai potuto immaginare? Come ti fa sentire non ricevere spiegazioni né essere in grado di darne? «Come abbiamo fatto a sopravvivere noi bambini degli anni 50 - 60 - 70 - 80?» si chiede Naike Rivelli su Instagram. Probabilmente con la leggerezza del non sapere. Perché se è vero che la giustizia con ammette ignoranza, a volte ignorare la verità se non ti fa stare meglio di sicuro ti impedisce di preoccuparti, preoccuparti per tutto, e non ti mette davanti alla necessità di scegliere se sapere e agire o sapere e ignorare. Che in ogni caso è una fatica.