Quando hai un talento le Stelle arrivano e forse, a questo punto le stelle, ti chiamano anche a sé. Aveva 29 anni. Era lo chef del ristorante Acquolina, l'unico ristorante di pesce con 1 Stella Michelin a Roma. Era Alessandro Narducci, chef di poche parole e tanto cuore. Era, appunto. Alessandro Narducci è morto questa notte. Un tragico incidente in moto, il suo scooter in cui viaggiava con Giulia Puleio, anche lei chef, anche lei giovanissima, 25 anni. Era la 1 di notte, del giorno più lungo dell'anno, il solstizio d'estate. Niente retorica per chi se ne va, tanta amarezza per chi resta ed è costretto ad andare avanti. La famiglia, la fidanzata, i compagni di brigata, chi ha assaggiato e non ha dimenticato. Le Stelle arrivano, le stelle portano via. «Il ristorante Acquolina e la terrazza Acquaroof saranno momentaneamente chiusi per lutto fino a nuova comunicazione» si legge sui profili social di Acquolina, il ristorante stellato del The First Roma. Poche parole ma cosa altro dire se non ringraziare chi può solo cercare di capire, e avere pazienza, perché ripartire non è e non sarà facile se il tuo Executive Chef, l'anima, il cuore, la mente, le mani del tuo ristorante se ne va così tragicamente.

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Chi era Alessandro Narducci probabilmente se lo avessimo chiesto a lui ci avrebbe risposto attraverso i suoi piatti, le sue creazioni «Freschezza, innovazione e eleganza sono le parole che contraddistinguono il nostro lavoro. La nostra filosofia affonda le sue radici in un percorso di crescita e un attento studio delle materie prime, l’equilibrio dei sapori e la necessità di preservare la purezza del gusto trovano una nuova piccola dimensione». Nostri appunto, perché lo chef è uno ma la brigata è tutto.

Alessandro Narducci chef è mortopinterest
Courtesy photo

Nato a Roma nel 1990, Alessandro Narducci ha sempre puntato in alto in una sorta di vocazione a far contenti gli altri e lui di conseguenza. Una generosità chiara al primo sguardo, al primo assaggio. Romano di Roma, orgoglioso ragazzo di borgata che con visione e talento ha conquistato il centro della Capitale non prima però di aver fatto quello che c'era da fare. Gavetta, primi successi e un incontro speciale quello con Angelo Troiani, signore di lungo corso della ristorazione capitolina e suo maestro. E poi è storia. I suoi piatti di pesce. I suoi sapori forti e di carattere. I suoi dolci indimenticabili. I suoi sogni realizzati. E quelli che rimarranno in quel cassetto chiuso a chiave troppo presto.