La parte più bella del nuovo, umilissimo, video di Beyoncé e Jay-Z (che ormai è d'obbligo citare prima Queen Bey del caro ma secondario consorte) oggi ribattezzati The Carters, girato tutto al Louvre di Parigi, è quella in cui i due, che stanno per planare anche in Italia per una data del loro tour, guardano in camera e non riescono a rimanere seri. Ridacchiano, come due scolari sorpresi a usare il telefonino in classe (avrei voluto scrivere "sorpresi a passarsi un bigliettino", ma ciò avrebbe rivelato dettagli scomodi sull'età di chi scrive) come a dire "vabbè, non ci credevamo nemmeno noi, e invece persino quei precisetti dei francesi si sono inchinati davanti al nostro incalcolabile potere". Ecco, fermiamoci un attimo sulla questione del potere: il video di Apeshit, infatti, al di là dei commenti che in tanti faranno sulla bellezza della fotografia, sull'assurdità degli outfit, sulla supremazia di Bey su Jay, è soprattutto un esercizio di potere della, appunto, coppia più influente del pianeta. Che fa e può permettersi di fare tutto ciò che desidera, per scacciare lontano la noia e pure, permettete, l'idea stessa della mortalità.

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Sono lontani quei momenti, tanto per fare una citazione musicale, in cui l'intrattenimento, altamente e fieramente tamarro era il reale protagonista della loro musica e, di conseguenza, dei loro video clip (vedi alla voce Crazy in love), ma i tempi sono cambiati, lo scenario s'è fatto più denso, Obama ha lasciato il posto a Trump, la questione Black lives matter è più urgente che mai, e, in buona sostanza, non è più tempo di canzonette. Ma se con il lavoro da solista precedente, ovvero l'osannato Lemonade, Beyoncé ci aveva raccontato, in modo coerente e inaspettato, buona parte dei fatti suoi e di quelli del suo Paese, qui in Apeshit quello che, invece, salta subito agli occhi è, da un lato il pieno ricongiungimento della coppia (che ha attraversato una crisi pesantissima), dall'altro un'esibizione quasi sfrontata del fatto che per loro non esistono limiti ai desideri. E se gli viene in mente di portare una dozzina di ballerine in nude look dentro al museo più famoso al mondo per farle danzare un pezzo trap e di posare in completi pastello davanti alla Gioconda, beh state certi che è esattamente ciò che succederà. Naturale che gli scappi da ridere.