Quando il vento fresco del destino le sfiorò la prima volta i capelli, la piccola Bea aveva quattro anni e, a differenza dei suoi coetanei impegnati a spalmare slime sui muri di casa e mangiarsi per gioco le crocchette del gatto, sognava una cosa: fare la modella. Sua madre Morena la iscrisse a un’agenzia, il primo ingaggio arrivò quasi subito. 14 anni dopo (oggi, 15 giugno 2018, ne compie 18), nello studio fotografico milanese in cui la incontro, si cambia d’abito con la stessa rilassata naturalezza con cui sfoglierebbe margherite.

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Già autrice dell’autobiografia I piedi per terra, la testa nel cielo (Fabbri), Beatrice Vendramin ha alle spalle la solida determinazione operosa della provincia lombarda e davanti a sé, spera, un luminoso futuro tra passerelle e telecamere. Intanto – come molti onorevoli colleghi negli Usa: Justin Timberlake, Ryan Gosling, Selena Gomez, Miley Cyrus – esauriti i doveri del “passaggio obbligato” dal pianeta Disney (è stata la Emma di Alex&Co.), ha cominciato la transizione verso un mondo più adulto: in autunno sarà Aurora, «ragazza problematica ma affascinante», nella fiction Rai Non dirlo al mio capo 2.

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Andrea Gandini
Beatrice Vendramin indossa una giacca di denim Acne Studios e shorts con zip Yamamay.

Come festeggi il compleanno?

Con genitori, nonni, amici e fidanzato, in uno spazio bellissimo che ho affittato per una serata.

Emozionata?

Entusiasta. Il cambiamento più immediato per me sarà la patente, l’autonomia negli spostamenti. Abito a 50 km di distanza dal mio ragazzo, Ludovico, ed è sempre lui a venirmi a trovare. Mi capita di stare in pensiero.

I tuoi fan si sono detti delusi quando hai tirato fuori Ludovico dal cilindro.

Si sono arrabbiati, volevano che restassi l’eterna fidanzata del protagonista maschile di Alex&Co.

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Andrea Gandini
Top di pelle scamosciata e pants coordinati, Tod’s; gioielli Love de Cartier.

Assurdo.

Il fatto è che se ti affezioni a dei personaggi è difficile sostituirli. Chi mi segue mi vuole troppo bene, vuole proteggermi... comunque adesso l’hanno accettato, anche perché stiamo assieme da due anni.

Costanza ammirevole per due giovanissimi...

I miei nonni si sono conosciuti quando avevano 15 anni.

A quanti follower siamo arrivati su Instagram?

Più di 800.000 ma non mi piace la parola. Preferisco “persone che mi seguono”. Non mi piace nemmeno il termine influencer, detesto le etichette.

Chiara Ferragni non è un modello, allora?

La seguo ma non è quel che voglio diventare nella vita.

Cosa ricordi dell’infanzia in passerella?

Mia mamma che mi scarrozzava ovunque. E poi questo fotografo, Luciano Pergreffi: con i bambini era straordinario. Ci faceva ridere, i set erano un parco giochi.

L’esperienza più intensa?

Il Pitti a Firenze. Eravamo decine di bambini, modelle e modelli. Per noi divertentissimo, ma non so come facessero a sopravvivere gli adulti che dovevano occuparsi di noi.

Pensavo che i baby-modelli fossero calmi e posati.

È una leggenda. Io in particolare da piccola ero un tormento. Ma allo stesso tempo avevo le idee chiare.

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Andrea Gandini
Completo sleep dress di velluto con bordi a contrasto, Atelier Emé; sneakers Converse x JW Anderson.

In che senso?

Mia mamma dice che ho idee grandi. Vuol dire che ho pensieri belli, ma anche che non mi accontento.

Tra queste idee grandi c’era quella che saresti diventata, un giorno, famosa?

Ricordo di aver formulato il pensiero a 11 anni. Età di passaggio: troppo grande per sfilare con i bambini, troppo piccola per gli adulti. E portavo l’apparecchio... chiesi che mi iscrivessero a un’agenzia per lavorare nel cinema. Mi chiamò Disney Channel, per Alex&Co. Al primo casting mi diedero un camerino e solo per quello pensavo mi avessero già presa.

Chi ti ha spiegato che non era così?

Nessuno. Per mesi restai convinta che mi avrebbero chiamato e poi successe. Mai avuto un piano B.

Però hai detto anche di voler continuare gli studi dopo il liceo.

Certo: Business & management, in Bocconi oppure a Londra. Non si sa mai.

Dovessi scegliere: moda o cinema?

Moda, anche se certe ragazze rispondono a canoni estetici pazzeschi... io non digiunerei per avere un lavoro.

Mai scesa a compromessi?

Direi di no, sono cocciuta. Da bambina una volta in passerella mi diedero delle scarpe strettissime: prima piansi a dirotto, poi sfilai a piedi nudi.

Da piccola, hai detto, eri un tormento. E oggi?

Bisognerebbe chiederlo ai miei. Litigo per principio, voglio aver ragione, ma poi capisco che quel che dice mio padre è giusto e mi trovo a difenderlo con gli amici.

I must del guardaroba di una 18enne?

Una maglietta cropped, puoi metterla con tutto. Una t-shirt bianca e una nera, basic. Jeans a zampa che si possano indossare con le scarpe basse. Una borsa a tracolla, una cintura sparkling. Per paradosso non sono brava a scegliere i vestiti giusti: sbaglio taglia, modello, lavaggi...

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Andrea Gandini
Giubbino con ricamo di borchie, pants coordinati e mules, tutto Versace; gioielli Love de Cartier.

E la beauty routine, invece?

Dischetti di cotone e uno struccante delicato, da farmacia. Acqua micellare per cancellare l’inquinamento della giornata. Maschera purificante veloce dopo ogni doccia, per pulire i pori, e un idratante trasparente.

Hai le idee chiare anche su questo.

L’ho imparato sulla mia pelle (ride).

Incidenti di percorso ne hai avuti?

Una volta sul set di Alex & co. c’erano dei truccatori diversi dal solito e mi hanno fatto i boccoli alla Shirley Temple. Ci ho messo un po’ a superare il trauma.

Hai un fratello, Giacomo, di due anni più piccolo. Non dov’essere facile avere una sorella come te.

Lui non ci fa caso, i suoi amici nemmeno mi seguono. Comunque sono strafortunata ad averlo come fratello, durante i meet&greet sta lì anche due ore a farmi i video mentre abbraccio le bambine.

Alla soglia dei 18 anni hai qualche paura, Bea?

Ho paura per il mondo. Per l’inquinamento. Sogno un mondo in cui tutti i brand più importanti pensino alla sostenibilità oltre che alla moda.

Se dovessi fare un augurio a te stessa?

Conservare per sempre la passione che ho oggi.

Un tuo mantra?

Se ci credi, puoi farcela.

La tua idea di trasgressione?

Andare a letto stasera senza studiare anatomia.

(Styling delle foto di questo articolo di Camilla Rolla. Ha collaborato Veronica Campisi. Trucco Seiko Nishigori e capelli Piera Berdicchia, entrambe per greenappleitaly.com. Nella foto di apertura Beatrice indossa un costume intero di charmeuse lucida a costine, Yamamay; gioielli Love de Cartier)

La copertina del n. 23 di Gioia! con Beatrice Vendramin

Ecco il numero con in copertina Beatrice, in edicola in questi giorni.

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