Niente Club delle prime mogli per Jennifer Garner. Niente Martini in mano, mentre con Bette Midler, Goldie Hawn e Diane Keaton sparla del suo ex marito e architetta un modo originale (e diabolico) per mandarlo sul lastrico. Perché Jennifer Garner e Ben Affleck si guardano ancora come 14 anni fa, quando sugli spalti del Fenway Park (ottobre 2004), in occasione dell'apertura del campionato di baseball durante una partita dei Boston Red Sox (dopo essersi conosciuti e innamorati sul set di film Daredavil nel 2003) sono stati beccati per la prima volta cheek to cheek. Perché anche se le carte del divorzio sono già sulle scrivanie dei rispettivi avvocati dall'aprile 2015, firmate esattamente due anni dopo, basta una risata e uno sguardo complice mentre guardano la pagella di Violet o Samuel alle prese con mazza e guantoni e tutto cambia. Ed ecco che la speranza dell'happy end sgomita (e rivive) tra scandali, parole di troppo, tentativi di riconciliazione, nuovi amori. Nonostante Ben sia ormai uscito allo scoperto con la fidanzata nuova di zecca Lindsay Shookus, nonostante Jennifer si sia detta pronta a innamorarsi di nuovo, e il film in questo caso potrebbe essere il Matrimonio del mio migliore amico, i #Bennifer si guardano ancora con occhi a cuore (e noi continuano a sognare).

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Sabato, durante una partita di baseball di Samuel a Santa Monica seduti vicini su una coperta sembrano più in sintonia rispetto alla maggior parte dei genitori traditional nei paraggi, impegnati a sbraitare per un fallo non fischiato. Ben e Jennifer sembrano essere in una bolla, dove difficoltà, presunti tradimenti, ombre e rehab sono lontani anni luce, e avere tutte le intenzioni di spodestare dal podio degli «conscious uncoupling» (una separazione senza drammi) di Hollywood più riusciti proprio chi ha inventato il «consapevole disaccoppiamento», ovvero Gwyneth Paltrow e Chris Martin. Hanno trovato un equilibrio difficile da ottenere per due ex che dopo un forte amore prendono strade separate. Ma non impossibile. Non c'è spazio per gelosie, dubbi, timori, rivalse (ora). Ma solo stabilità e continuità, ufficialmente per il bene dei loro tre figli, Violet, 12 anni, Seraphina, 9 e Samuel, 6. Un'araba fenice che risorge dalle sue ceneri (e il tatuaggio mastodontico di Ben ce lo aveva già anticipato).