Un tempo, purtroppo ancora molto presente, a far tristemente parlare di sé c'era la piaga dell'hate speech, ovvero la calunnia, l'offesa e l'odio diffusi via social dai leoni da tastiera. Oggi invece accade anche che quell'odio diventi veicolo, quando non proprio spinta propulsiva fortissima, per la fama e per il successo. E in quest'equazione per la quale "se mi odi mi fai ricco", ecco inserirsi la vicenda di Lil Tay, anni 9, follower su Instagram 2 milioni e passa, haters a non finire. Questa social star che scimmiotta il modo di fare dei rapper americani e, soprattutto, fa sfoggio di denaro e beni di lusso a ogni post, è senza dubbio la bambina più odiata del mondo (o meglio, del mondo di Instagram).

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Fino ad oggi poco o nulla si sapeva della vera storia di Lil Tay, costellata, ovviamente, da tutta una serie di quesiti inquinanti, dal ma dove prenderà mai tutti quei mazzi di dollari che nei suoi video dice di essersi "guadagnata con il duro lavoro", al perché non ci sia parvenza di alcuna figura genitoriale nella vita di questa che, pur usando un linguaggio da donna (non raffinatissima, oltretutto), è pur sempre una bambina. Ebbene, qualche risposta è arrivata dalla prime e finora unica intervista rilasciata da Tay a Vice America, di cui vi riportiamo i punti salienti per fare l'identikit perfetto della ragazzina che sta facendo arrabbiare così tante persone.

  • Sono Lil Tay, la più giovane 'flexer' del secolo. Ho dieci macchine, e nove anni appena. Ho dieci macchine e cinque case, per l'esatteza. Ma non sono sempre stata così ricca. Quando avevo sei anni non avevamo una lira, ma è allora che ho deciso di lavorare duro e oggi... Sono arrivata dove sono.
  • Ho aperto Instagram perché volevo essere di ispirazione per le persone, perché pensassero di poter realizzare i loro sogni. Voglio far vedere loro com'è essere ricchi e vivere così. Voglio motivarle.
  • Che cosa penso degli haters? L'unico motivo per cui mi odiano è che sono poveri e mi invidiano, perché sono più ricca di loro. Anche se mi importasse quello che hanno da dire, non potrei cambiarlo. Ma non mi interessa, perché so la verità, so che sono ricca. Dicono che non lo sono, e invece lo sono, e non mi interessa quello che dicono.
  • Di solito quando i bambini dicono le parolacce non capiscono quello che dicono. Ma io sono Lil Tay, so cosa dico. Per me, non è una cosa negativa. Mi aiuta a motivarmi
  • Come ho fatto i soldi? Il mio principale focus è sul motivational speaking. Ma vendo anche auto d'importazione
  • Se vado a scuola? No, mi sono ritirata da Harvard, ma studio per i fatti miei tutti i giorni.

Come si fa ad odiarla, proprio non lo riusciamo a capire. Adorabile, Lil.