Dunque, le coordinate essenziali ve le abbiamo date, che non sia mai che si arrivi al 19 maggio in carenza dei fondamentali, per carità. Ma, visto che sappiamo che il dietro le quinte è, spesso, più stuzzicante di tutto ciò che viene messo in scena, non vi abbiamo fatto mancare nemmeno i rumors più torbidi che serpeggiano alle spalle dell'evento dell'anno, ovvero il matrimonio tra Harry e Meghan. Che cosa manca, dunque, per soddisfare appieno l'appetito che precede la grande abbuffata? Le chincaglierie, come si dice dalle nostre parti, o i gadget, preferibilmente trash, come si dice dalle parte di Sua Maestà, che sono il sempre verde corollario di qualunque matrimonio reale dalla notte dei tempi a oggi. E non fa eccezione il, per metà americano (e questa è forse un'aggravante) sposalizio tra il più giovane dei figli di Lady Diana e l'attrice a stelle e strisce di non proprio autentici capolavori come la serie Suits. E non solo non fa eccezione, ma addirittura si distingue per un giro d'affari legato al merchandising che fonti ben accreditate stimano intorno ai 50 milioni di sterline, vale a dire 67,7 milioni di dollari.

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Da spendere come? Ve lo illustriamo subito. C'è, innanzi tutto, il piatto commemorativo ufficiale, con le iniziali degli sposi su sfondo azzurrino, messo in vendita direttamente da Buckingham Palace, per la cifra non modica di 49 pounds (però, dicono, è dipinto a mano e non va messo in lavastoviglie).

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Per chi vuole spendere meno, e cioè 25 sterline, e ghignarsela di più, c'è un altro piatto commemorativo, con sopra le facce della sposa e dello spos.. Ah, no, momento è Ed Sheeran.

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Per i fan più focosi della coppia Harry&Meghan, ci sono anche i royal-preservativi, impacchettati a puntino in scatola blu con le immagini dei due e, attenzione attenzione, due versione inedite e (immaginiamo quanto) speciali dei classici british God Save the Queen e The Star Spangled Banner, che partono non appena si alza il coperchio. Tutto vero, guardate qua.

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Ma c'è chi si spinge ben oltre il puro romanticismo, e, sempre con un gadget, si propone di celebrare un gemellaggio tra USA e UK. Come? Con un intruglio che latro non è che la combinazione di due vere e proprie ossessioni rispettivamente americane e inglesi: il vino rosè e il sidro Strogbow, che così tante vacanze-studio fa tornare alla memoria. Il risultato di questo demoniaco pensiero è quanto vedete qui sotto e sta letteralmente andando a ruba.

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Sempre all'insegna del gemellaggio, ma più unto e bisunto che mai, ecco la campagna pubblicitaria della catena americana di fast food Chili's che, in vista del 19 maggio, ha piazzato sulla testa delle proprie modelle dei cappellini in stile nobiltà inglese (anche se ricordiamo che la futura moglie di Harry ha gusti decisamente più basic), ognuno furbamente associato a un molto meno nobile menù.

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Insomma, che la famiglia reale abbia o meno dato il suo benestare, certo è che il business del merchandising stavolta è girato furiosamente. E a noi italici, esclusi da cotanto scalpitio, non rimane che attendere le nozze sì plebee, ma con, siamo certe, spunti trash da far invidia ai nobili, dei nostri Ferragnez