“Essere giuste non significa seguire le regole: significa sentirsi giuste”. C’è molto della Annalisa di oggi, in questa frase che è l’incastro perfetto tra il suo essere diventata grande e il sentirsi, al contempo, più libera che mai. A 32 anni Nali, come la chiamavo i fan, unica donna a salire sul podio di Sanremo 2018, ha trovato la sua messa a fuoco artistica, uscendo dal magma degli “ex talent”, senza rinunciare ai grandi numeri: 800 mila followers su Instagram, 26 milioni di visualizzazioni per Il mondo prima di te, quasi 4 milioni in 3 settimane per Bye Bye, e aut passo dal sold out i suoi due live primaverili, di cui il secondo al Fabrique di Milano lunedì 14 maggio (info: www.ticketone.it).

Il nuovo video Bye Bye sterza in direzione girl power. Crede nella sorellanza?

Ci credo, è una componente preziosa della mia vita ed è il messaggio del disco Bye Bye (Warner), dove parlo di auto affermazione, senza filtri, senza sottrazioni. Il video va di pari passo, mostrando una crew di giovani donne che sembrano dire: “Guardateci, arriviamo dove vogliamo”.

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Il suo personale “bye bye” a chi o a cosa è dedicato?

A com’ero e a come non sono più. Oggi mi sento donna, non più ragazza.

Da cosa l’ha capito?

Da com’è cambiato il mio ruolo nella famiglia, dove prima ero un vagone, mentre ora sono la locomotiva. Da come sia urgente la serenità rispetto al compromesso. Dalla pace fatta con lo specchio. Dal sapere disobbedire.

Si scontra con la sua immagine da prima della classe …

Il fatto che io sia una che si impegna un casino viene, talvolta, scambiato per mania di perfezionismo e questo pregiudizio l’ho parecchio subìto in passato. Pensare che basterebbe venire a cena con me per capire che sono una vera pagliaccia .

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Luisa Carcavale

Cosa di lei vuole, invece, che si sappia con chiarezza?

Che non mangio la carne e amo, rispetto e difendo i diritti di tutti gli animali.

Dica la verità, ad avere successo all’estero ci pensa?

Sì, tanto. Ci vuole parecchia determinazione ma anche la capacità di dosarla, quella fame, perché sennò ti si ritorce contro.

E a un duetto con un trapper?

Perché no! Ascolto la trap mi diverte tantissimo. Tranne Ghali: lui è l’unico che mi emoziona.