Nicolas Sarkozy e Carla Bruni una storia da romanzo rosa fatta e finita, e la Francia pensava di aver trovato i suoi Michelle e Barack Obama. Il giusto equilibrio tra politica, mondanità, socialness, mediaticità e amore (pubblico). Ma la storia dice altro. Un'altra coppia ha reso l'Eliseo il perfetto scenario di un feuilleton in versione Scandal. Emmanuel e Brigitte Macron sono riusciti a suscitare un'interesse mondiale (a tratti morboso) della stampa internazionale che solitamente solo le smorfie (e i look) di Melania Trump riescono a catalizzare. Perché la loro relazione è nata in un modo non convenzionale. Perché quando il maschio è più vecchio, no problem. Ma se è lei ad essere più matura apriti cielo. I 24 anni di differenza (lei 65 anni, lui 40) che hanno riempito più titoli dei punti chiave della campagna elettorale. Perché lui si è innamorato della sua professoressa, l'ha aspettata per 20 anni e l'ha sposata come in un poema cavalleresco. Perché lui a 17 anni non aveva occhi che per lei, la sua insegnante di letteratura al liceo gesuita La Providence (nella cittadina di Amiens nel nord della Francia), 34 anni, bellissima, intelligente, dolce e inarrivabile (sposata con un medico e mamma di tre figli). Un amore difficile: i genitori di Emmanuel speravano che terminare gli studi a Parigi lo avrebbe aiutato a dimenticarla, ma la sua promessa era quasi un ultimatum: «Io la sposerò». Detto fatto. Macron, dopo il diploma alla prestigiosa scuola di amministrazione pubblica Ena, è tornato davvero, lei ha divorziato dal marito, e nel 2007 a Touquet sono convolati a giuste nozze.

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«Senza di lei non sarei qui». Così Emmanuel aveva dedicato la conquista dell'Eliseo a sua moglie, presenza costante durante tutta la campagna elettorale, di cui pare abbia dettato tempi, tematiche, modalità (reclutando un baritono per imparare segreti di tecnica vocale). Sempre in prima fila in tutti i comizi del marito, si dice che sia stata proprio lei a convincere Macron a non aspettare altri cinque anni a candidarsi per scongiurare l'effetto première dame troppo agé. «En 2022 son problème sera ma gueule» («Nel 2022, avrà il problema della mia faccia», avrebbe confidato a un comune amico, immaginando le sue rughe di settantenne nel 2022). Lo incoraggia, lo sostiene, lo consiglia. E a distanza di un anno dall'elezione, la sua influenza è sempre più cristallina. Brigitte non è solo una controfigura e lo hanno capito tutti.

Dopo un anno di mandato Brigitte e Emmanuel sono ancora più uniti di prima. La loro fortuna più grande è di essersene fregati dei pregiudizi e delle chiacchiere (l'omosessualità di lui e la relazione di lei col bellissimo presidente di Radio France, Mathieu Gallet per esempio), ma di averne fatto la loro forza. Dopo l’impatto della campagna elettorale, l’età matura di Brigitte è diventata un valore aggiunto per la politica di Emmanuel: è rassicurante e rende i 40 anni di Emmanuel molto più maturi e credibili. E l'intuizione di proporre sui social la combo vincente amore-politica che con gli Obama ha funzionato alla grande, è stata illuminante.

E poi c'è Brigitte che brilla di luce propria. Taglia 38, gambe lunghe e magrissime, occhi azzurri, capelli biondi con frangetta e taglio carré, a 65 anni è ben lontana dal prototipo della granny. E’ una bellezza moderna, charmant, che veste come una ragazzina: chiodo di pelle, pantaloni skinny, jeans e sneakers, e gonne sopra il ginocchio nelle occasioni ufficiali, look azzeccati che non ha sfigurato nemmeno di fronte alla divina Melania Trump. Chi pensava di rimpiangere Carlà si sbagliava alla grande.