Tomaso Trussardi è nato con la camicia, per poi indossare calzamaglia d'ordinanza e salire su un cavallo bianco ma questa è un'altra storia. Rampollo di una delle case di moda più blasonate d'Italia, simbolo del made in Italy in tutto il mondo. Un'infanzia dorata in quel di Bergamo, ma costretto a crescere prima del previsto. Un'adolescenza segnata prima dalla scomparsa di papà Nicola nel 1999, e poi del fratello maggiore Francesco a soli 29 anni (nel 2003), entrambi traditi dalla grande passione per la velocità e i motori fiammanti. E così a solo 20 anni (è nato il 6 aprile 1983), Tomaso si trova a prendere in mano le redini dell'impero di famiglia diventando Amministratore Delegato, prima del settore produttivo TRS Evolution e poi dell'intera azienda, tirandosi su le maniche e dovendo dimostrare di essere all'altezza. Con il sostegno delle sorelle Beatrice, oggi 46 anni, e Gaia, 39 (direttore creativo del marchio) e di mamma Maria Luisa Trussardi (Presidente del Gruppo Trussardi) è riuscito a mantenere il Levriero nel giusto posto nel fashion system, se non di più.

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La carriera di Tomaso Trussardi

Dopo aver studiato Economia all'Università di Milano e aver lavorato per diverso tempo come responsabile per la rivista Motori di Libero e successivamente per una società immobiliare, Tomaso ha deciso di seguire il suo destino e entrare nell'azienda fondata dal bisnonno Dante Trussardi nel 1910. Un CEO non convenzionale, che ha saputo giocare con la sua immagine da ragazzo perfetto, diventando prima modello del profumo maschile del marchio (ora a fare da testimonial ci pensa Michelle) e poi ricoprendo nel 2014 il ruolo di giudice durante la prima edizione di Project Runway Italia (a fianco di Alberta Ferretti e Eva Herzigova).

Bello come un attore, giovane, intelligente, di buona famiglia. A completare il quadro mancava solo una cosa. L'amour, o in questo caso der Liebe. Dopo flirt con starlette più o meno anonime come Lucia Fabiani e Alessia Ventura, arriva lei, Michelle Hunziker. Siamo nel 2011. Lei un Uragano, solare, energica con un passato tormentato (raccontata nel suo libro Una vita apparentemente perfetta ndr) che sembra il suo opposto in tutto e per tutto. Michelle che è più grande (+6), meno sofisticata delle sue abituali frequentazioni, ma è la sua parte della mela. E lui il suo Principe Azzurro, gentile, premuroso, bellissimo, marito dolce e papà sempre presente (di Sole e Celeste) con un ottimo rapporto anche con Aurora. Nel 2014 si sposano nel Palazzo della Regione di Bergamo e Albano e Romina finiscono nel dimenticatoio. Sempre al centro del gossip, inseguito dai paparazzi h24, Tomaso non si scompone più di tanto e ha imparato a stare al gioco (capito Belen?) regalando all'obbiettivo il suo lato migliore, non disdegnando dichiarazioni pubbliche d'amore («Amore ti amo, sei così bello che ti risposerei», la dedica di Michelle a Sanremo) e imparando a condividere su Instagram oltre a borse e pullover, anche qualche scatto privato della sua famiglia da copertina. Perché Tomaso e Michelle sono belli in modo assurdo e non ce n'è per nessuno.