E se fosse proprio il Royal wedding l’evento più progressista di questo cupo anno di crisi d’identità per il Regno Unito? La sposa, Meghan Markle, è moderna e intraprendente, laureata in Relazioni internazionali, con una carriera di attrice alle spalle e una solida reputazione di impegno umanitario e femminista: tra l’altro, ha partecipato con Harry alla commemorazione di Stephen Lawrence, un teenager vittima di un’aggressione razzista a Londra, nel 1993, per la quale solo due dei cinque colpevoli sono stati arrestati, più di vent’anni dopo.

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Meghan Markle, 36 anni, americana, divorziata, sposerà il principe Harry il 19 maggio 2018.

Nella sua perfezione fisica, Meghan porta i geni di una mamma afroamericana. La sua è una famiglia litigiosa, con parenti pronti a snocciolare cattiverie e un papà in bancarotta che, si dice, l’accompagnerà all’altare. È americana ed empatica, i cappellini eccentrici da aristocratica inglese ancora non ha imparato a indossarli e la gente la ama così, con i suoi chignon scompigliati. I biografi narrano della volontà d’acciaio con cui si è fatta strada verso il suo Harry e c’è chi storce il naso perché ha escluso i suoi cani dalla favola reale, lasciandoli a casa. Davanti alle critiche, Meghan sfodera un sorriso da bambina e va avanti, sulle sue caviglie sottilissime, con quello stile disinvolto e sexyche l’ha già fatta diventare il modello delle ragazze di mezzo mondo.

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Il matrimonio di Meghan e Harry sarà celebrato nella St George’s Chapel del castello di Windsor, nella campagna del Berkshire, a un’ora da Londra.

È il potere del carisma, disciplina che secondo i maligni avrebbe imparato da bambina seguendo le gesta di Lady D: ogni difetto diventa una ragione in più per essere amata. Harry le porge il braccio adorante in ogni occasione ufficiale e lei si intrattiene con tutti, rubando la scena per come si veste, certo, ma anche per quel calore così lontano dalla cortese compostezza di Kate Middleton. Mentre gli immigrati afrocaraibici fanno i conti con le promesse di accoglienza non mantenute e tra le giovani gang nere di Londra dilaga la violenza, Meghan ce la sta mettendo tutta per diventare il volto nuovo e ottimista del Paese. E, complice una fase politica molto debole, l’operazione sta funzionando. Sapendo di aver un disperato bisogno di lei e della sua immagine fresca, la Royal family le lascia carta bianca: sarà una delle poche spose a fare un discorso al proprio matrimonio, la sua squadra di wedding planner è fatta solo di giovanissimi, nella lista degli invitati non ci sono né la premier Theresa May né il presidente Trump. Nel bouquet vuole le peonie, di vestiti pare ne indosserà due (ma oserà, lei divorziata trentaseienne, presentarsi in bianco?), e la torta verrà da una piccola pasticceria molto hipster di Hackney. Tutto parlerà di lei. Tanto che ci si chiede: ma una così non rischia di annoiarsi a Buckingham Palace?