Toccare il cuore della gente è una dote rara. Riuscire a farlo con le icone del cinema, della moda e della cultura, fotografate in oltre cinquanta anni di carriera, ha reso Douglas Kirkland un vero mito: celebrato da premi, collezioni prestigiose, pubblicazioni e tantissime mostre. Un grande talento, svelato dal fascino di Marilyn Monroe tra le lenzuola di seta, la capacità di avvicinare le celebrità più sfuggenti e fotografare i set cinematografici di capolavori come Titanic. Un dono nutrito dal grande amore che prova per la gente. «Io amo la gente, mi interessa davvero. È una sensazione vera e onesta. Il mio sogno è sempre stato rendere le persone belle» (Douglas Kirkland, intervista Vanity Fair). Per chi conosce il suo lavoro, è evidente quanti sogni sia riuscito a realizzare Kirkland. Agli altri e chi approfitta della bella stagione per visitare Parigi, consiglio la retrospettiva ospitata alla Galleria Gadcollection, in 4 Rue du Pont Louis-Philippe (24 maggio 2018 - 3 luglio 2018).

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© Douglas Kirkland​​
Brigitte Bardot, Mexico, 1965


Il canadese Douglas Kirkland (1934), a undici anni inizia a fotografare, sognando di grandi fotografi del calibro di Irving Penn e riviste come Look e Life. A ventitré si trasferisce a New York e diventa l’assistente di Irving Pen. A ventiquattro, convincendo Elizabeth Taylor a lasciarsi fotografare viene assunto da Look (come lo sarà da Life nel 1971). A ventisette, per il 25° anniversario della rivista, fotografa Marilyn Monroe. Nuda, radiosa e seducente tra le lenzuola di seta del letto sfatto. Le foto vengono pubblicate il 17 Novembre 1961, sei mesi prima della morte della Monroe, ma Kirkland è già famoso in tutto il mondo.

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© Douglas Kirkland (roll 23 - frame 7)​​
Coco Chanel - Août 1962



Douglas Kirkland realizza molti sogni nel corso della sua carriera, fotografando tanta bellezza, insieme ad aspetti nascosti di tutte le celebrità che ha ritratto (comprese spontaneità, naturalezza e vulnerabilità). Nell'estate del 1962 raggiunge Coco Chanel a Parigi e la magia si ripete. Seguendo la celebre stilista per tre settimane, riesce a strappare preziosi istanti d'intimità al quotidiano del suo atelier, quanto fa nei suoi appartamenti privati. Scatta immagini inedite dell'icona della moda a lavoro, tra le sue modelle, manichini e amici. Intenta a sistemare uno dei suoi abiti, con la sigaretta che pende dalle sue labbra.

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© Douglas Kirkland (roll 49 - frame 35)​​
Coco Chanel - Août 1962



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© Douglas Kirkland​​
Audrey HEPBURN, Glasses and Hat, 1965


Il prestigio cresce fotografando celebrità come Audrey Hepburn e Andy Warhol, Marlene Dietrich e Brigitte Bardot, Jeanne Moreau o Nicole Kidman, tra i tanti. Il suo ritratto di Charlie Chaplin è entrato anche nella prestigiosa collezione della National Portrait Gallery di Londra. Il fotografo approfittava di ogni occasione per per entrare in sintonia con chi ha davanti e coglierne qualche aspetto intimo della personalità. «Nicholson si era dimenticato che dovessi arrivare. Mi aprì la porta Anjelica Huston, addormentata. Ci ha fatto il caffè. Eravamo solo noi tre. E mentre scherzavamo, lui decise di fumarsi un fiammifero» (Douglas Kirkland, intervista Vanity Fair).

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Questo lo porta anche su un centinaio di set cinematografici (e dietro le quinte altrettanto affascinanti) che hanno segnato la storia della settima arte. Pellicole come 2001: A Space Odyssey di Stanley Kubrick; New York, New York di Martin Scorsese; Moulin Rouge di Baz Luhrmann; Saturday Night Fever di John Badham, La mia Africa di Sydney Pollack o il Titanic di James Cameron, raccolto anche in un libro. Il primo libro di fotografie a raggiungere il numero uno della classifica dei best seller del New York Times. Ora il prestigioso parterre di celebrità immortalate dal fotografo ultraottantenne è pronto a sfilare sulle pareti della galleria parigina di Gad Edery (gadcollection.com).